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Pietro Pellegri: un fiore che non sboccia mai

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Un calciatore che sembrava votato ad una carriera brillante, addirittura un eletto che però non ha mai raggiunto lo scranno dal quale avrebbe potuto predicare calcio ai più. Una carriera già lunga, ma con più infortuni che soddisfazioni

Sono più le partite saltate che quelle giocate, si stimano addirittura in 222 le partite a cui non ha potuto prendere parte a causa dei suoi numerosi infortuni. Una rosa con pochi petali e tante spine, potrebbe essere rappresentata così la sua carriera. Cresce ed esordisce in serie A con il Genoa, un esordio da record il suo, scende in campo in Serie A, per la prima volta, il 22 dicembre 2016 all’età di 15 anni e 280 giorni (eguagliando il record di Amedeo Amadei). Segna il suo primo goal il 28 maggio del 2017 e diventa il terzo più giovane goleador della serie A, dopo Amadei e Rivera. Quel goal arriva all’Olimpico, contro la Roma, nell’ultima partita ufficiale di Francesco Totti, persa poi per 3-2. Poteva essere un segno del destino, una specie di eredità da uno dei più grandi calciatori italiani di sempre a Pietro Pellegri, la giovanissima promessa. Il 17 settembre 2017, Pietro realizza la sua prima doppietta e diviene così il più giovane ad averne realizzata una in Serie A, all’età di 16 anni e 112 giorni. Un record “strappato” a Silvio Piola dopo ben 86 anni. Ironia della sorte, quella partita sarà un’altra sconfitta, questa volta casalinga, ma ancora per 2-3 e ancora con una squadra della capitale, in questo caso la Lazio.

Nel gennaio del 2018 viene ceduto al Monaco, per 21 milioni di euro (fonte transfermarkt.it), ma nel Principato gioca soltanto 3 partite ufficiali perché viene operato per problemi di pubalgia. La stagione successiva riesce a scendere in campo 3 volte, ma poi deve fermarsi per un problema all’inguine restando fuori per il resto della stagione. Ulteriori problemi fisici gli fanno saltare interamente anche la stagione successiva, quella 2019-20. Ancora una stagione in terra monegasca e finalmente racimola 17 presenze in gare ufficiali impreziosite però da un solo goal. Nell’agosto 2021 passa, in prestito, al Milan dove accumula soltanto 6 presenze per passare successivamente al Torino nel gennaio 2022 dove ritrova Ivan Juric, il tecnico che sedeva sulla panchina del Genoa e che lo fece esordire in serie A. In maglia granata, in tre stagioni, riesce a trovare, finalmente, un discreto minutaggio: 9 presenze in gare ufficiali (1 goal) dal gennaio 2022 e sino a termine stagione, 20 nella stagione 2022/23 (4 goal) e ben 26 (1 goal) nella stagione 2023/24. Nell’ultima campagna acquisti, passa all’Empoli, in prestito con diritto di riscatto e gioca 12 partite ufficiali condite da tre reti. Purtroppo, però, la sfortuna non gli toglie gli occhi di dosso e domenica, nella gara esterna contro il Verona, dopo 10′ di gioco, ricade male e arriva l’ennesimo, grave infortunio: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e stagione finita per lui.

Un fisico di cristallo il ragazzo ligure, ma un cuore d’acciaio ed un carattere indomabile che lo hanno sempre fatto rialzare e siamo sicuri che accadrà ancora e non importa quanto tempo ci vorrà, lo rivedremo in campo!

Fonti foto: transfermarkt.it, ilmilanista.it

Luigi A. Cerbara

2 Commenti

  1. Una piccola correzione: Ad Empoli aveva trovato anche una continuità nelle reti, perché oltre al gol contro il Como, aveva segnato anche la partita successiva (Lecce-Empoli 1-1) e la successiva ancora (Empoli-Udinese 1-1), poi l’infortunio a Verona, che purtroppo lo costringerà a saltare tutto il resto della stagione.
    Posso solo fare un grosso in bocca al lupo a questo ragazzo, sperando che possa recuperare completamente.

    • Gentilissimo Stefano, la ringrazio per la correzione di cui ho preso nota e mi unisco all’imbocca al lupo per lo sfortunato Pietro

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