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Euro 2024: Italia alla ricerca del 9, il dilemma centravanti per Spalletti

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Le amichevoli americane contro Venezuela ed Ecuador sono servite al CT toscano per sperimentare nuovi moduli e nuovi uomini, con un occhio di riguardo sul ruolo di prima punta

Mancano poco più di due mesi e mezzo all’inizio di Euro2024. L’Italia si è qualificata con tanta fatica, ma pur non essendo tra le favoritissime, si presenta alla kermesse continentale da nazionale campione in carica. Con poco tempo a disposizione, il CT Luciano Spalletti ha alternato sistemi di gioco e uomini con molta frequenza, cercando di trovare l’assetto tattico ideale e gli interpreti più adeguati per attuarlo. A livello individuale, il nodo più difficile da sciogliere resta quello del centravanti.

A prescindere dal fatto che l’Italia giocherà a 3 o a 4 in difesa, sembra abbastanza sicuro che gli Azzurri in Germania schiereranno una punta sola, supportata da due trequartisti in caso di 3-4-2-1 o da due esterni d’attacco in caso di 4-3-3. Proviamo dunque ad ipotizzare una griglia di candidati per il ruolo di numero 9 della nazionale, valutando le alternative a disposizione di Spalletti.

Impossibile non partire da Mateo Retegui. Scoperto e lanciato da Roberto Mancini, il centravanti del Genoa si sta facendo valere anche dopo il cambio di CT. El Chapita è un attaccante vecchio stampo, molto più a suo agio in area di rigore che fuori. Tecnica di base essenziale, ancora tanto da migliorare nella partecipazione alla costruzione della manovra offensiva, ma bravissimo in quella che è sempre la cosa più importante per una prima punta: fare gol. Nell’ultimo anno infatti, nessuno ha segnato più di Retegui tra gli Azzurri, se l’Europeo cominciasse oggi senza dubbio il titolare sarebbe lui.

La prima alternativa al bomber del Grifone, è al momento Giacomo Raspadori. Giocatore di segno opposto a Mateo, il calciatore del Napoli è un falso nueve con caratteristiche da trequartista o tutt’al più da seconda punta. Ama giocare con la squadra, creare spazi per gli inserimenti degli esterni d’attacco e degli interni di centrocampo. Con l’Ucraina, nella gara casalinga delle qualificazioni, disputò un’ottima partita. L’ex Sassuolo può essere una soluzione contro le formazioni più chiuse, per togliere punti di riferimento alla difesa avversaria e portare più uomini in area di rigore. Ad oggi, è forse l’unico che può insidiare la titolarità di Retegui.

Dietro Raspadori, scalpita Gianluca Scamacca. L’ex centravanti del West Ham ha giocato diverse partite da titolare con l’Italia, andando anche a segno a Wembley contro l’Inghilterra. I continui infortuni rimediati in stagione con l’Atalanta però hanno tolto continuità alle sue prestazioni, rendendolo meno brillante fisicamente e sotto porta. Un finale di campionato di livello potrebbe riportarlo in alto nelle gerarchie azzurre, ma al momento nelle preferenze di Spalletti ha perso posizioni. I prossimi mesi saranno dunque decisivi per conoscere il nome di chi guiderà l’attacco degli Azzurri in Germania a difesa del titolo conquistato tre anni fa.

Luca Missori

(Fonte immagine: Goal.com)

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