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E’ un’Italia da urlo!

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La Nazionale azzurra si qualifica per le final four della Nations League insieme a Belgio, Francia e Spagna

Missione compiuta. La Nazionale italiana ha sconfitto la Bosnia a Sarajevo per due reti a zero, gol di Belotti e Berardi, e conquista il primo posto nel girone in maniera definitiva.

Il ct Roberto Mancini, assente in panchina causa covid, è riuscito a risollevare una squadra dalle ceneri per via della mancata qualificazione al Mondiale 2018 sotto la guida tecnica del ct Ventura.

La prossima estate gli azzurri saranno presenti all’Europeo itinerante, 11 giugno – 11 luglio, all’Olimpico di Roma si svolgeranno tre gare della fase a gironi (tra cui la partita inaugurale) e un quarto di finale, e ad ottobre 2021 nella Nations League (semifinali 6 e 7, finalissima il 10), lo Stadio di San Siro di Milano e l’Allianz Stadium di Torino gli scenari.

Nonostante l’assenza dei tifosi negli stadi la Nazionale italiana ha ridato entusiasmo ai propri sostenitori grazie ad un gioco spumeggiante, giocate sopraffine, grinta, idee, ricerca continua della palla e soprattutto è piaciuta tanto la voglia di vincere messa in campo in ogni partita.

Il Mancio è contornato dai suoi fedelissimi, fin dai tempi in cui era calciatore nella Sampdoria, il vice Evani, in panchina nelle ultime tre gare, gli assistenti Salsano, Lombardo, Nuciari e il ‘gemello del gol’ Vialli. Uno staff unito che ha come obiettivo principale il trasmettere la mentalità vincente ai propri giocatori.

Per Roberto Mancini si tratta di un riscatto dopo l’esperienze poco felici nell’Inter, nel suo secondo periodo, e nello Zenit. Una carriera da allenatore iniziata già in campo da giocatore, un leader per tutto il gruppo sia ai tempi della Samp che in quelli nella Lazio. Nei primi anni in panchina ha conquistato due coppe Italia, con la Fiorentina e la Lazio in due momenti complicatissimi per i due club, poi sono giunti i successi con l’Inter, il Manchester City e il Galatasaray.

Vediamo chi sono stati, divisi per reparto, i protagonisti di questa qualificazione.

Difesa: Donnarumma è un portiere inamovibile, è sempre sceso in campo e vanta ormai diversa esperienza internazionale nonostante la giovane età.

A destra si sono alternati Florenzi e D’Ambrosio, con il primo che sembra essere in vantaggio nelle gerarchie del ct, poi sono scesi sul rettangolo di gioco anche Di Lorenzo e Calabria, ma come rincalzi.

Nell’altra corsia saranno in tre a giocarsi un posto nel prossimo Europeo: Biraghi, Spinazzola e Emerson.

Al centro Bonucci e Chiellini sono i baluardi storici, i leader, ma Acerbi e Bastoni non hanno abbassato il livello. Romagnoli è stato il grande escluso.

Centrocampo: Lorenzo Pellegrini è il jolly, può ricoprire più posizioni ed è andato in rete contro l’Olanda nel ritorno, Sensi ha messo il suo timbro con il gol contro la Bosnia all’andata, ma le sue condizioni fisiche precarie lo penalizzano, Barella è un punto fermo, in rete contro l’Olanda in trasferta, Jorginho è il regista e leader del reparto, a segno su rigore contro la Polonia nel ritorno, Locatelli è la rivelazione, Verratti non ha trovato la continuità giusta, Cristante e Bernardeschi sono delle riserve e si aspetta il ritorno di Zaniolo fermo ai box per l’infortunio.

Attacco: Il ruolo di prima punta è un discorso tra Belotti, in gol ieri contro la Bosnia, e Immobile, il quale in azzurro non è sfavillante come lo è nella Lazio, ai lati Insigne sta crescendo in maniera esponenziale, assumendo il ruolo di leader del reparto, Chiesa forse potrebbe essere scavalcato da Berardi, due gol per lui in queste ultime partite, Polonia e Bosnia, e poi potranno dare il loro contributo anche Kean e Caputo, mentre Okaka, El Shaarawy e Lasagna sono stati buttati nella mischia vista l’emergenza.

Fonte foto: Sport.Sky.it

Stefano Rizzo

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