Nella giornata di sabato si è spento l’ex allenatore di Perugia, Lazio, Milan e Inter, il mondo del calcio e la famiglia in lutto
Sabato è stato un giorno triste per il calcio italiano, che ha pianto la scomparsa di Ilario Castagner, 82 anni, da settimane ricoverato all’Ospedale Santa Maria della Misericordia. Ne ha dato notizia su Facebook il figlio Federico, ringraziando i medici dell’ospedale di Perugia. Il legame tra Castagner e l’Umbria, però, non è confinato agli ultimi giorni di malattia, ma ha contraddistinto i momenti più importanti della sua carriera da giocatore e da allenatore.
E’ proprio a Perugia, infatti, che l’attaccante di origine venete nel 1964 vinse la classifica marcatori del girone B della Serie C, chiudendo la stagione con 17 reti. Dieci anni più tardi, l’esordio da allenatore in Serie B sempre con gli umbri, dopo una carriera da calciatore chiusa presto, a 28 anni, indossando anche le maglie della Reggiana, del Legano, del Prato e del Rimini. Castagner ha guidato il Perugia complessivamente per nove anni circa, spalmati su tre periodi diversi: 1974-1980, 1993-1995 e 1998-1999. Proprio sulla panchina degli umbri ha stabilito un record memorabile, concludendo il campionato 1978-1979 al secondo posto, dietro il Milan, senza mai perdere una partita (11 vittorie ed 19 pareggi). Solo altri due tecnici, Fabio Capello con il Milan ed Antonio Conte con la Juventus, sono riusciti a replicare un’impresa del genere, ma lui fu il primo a concludere una stagione di Serie A da imbattuto. Sempre da allenatore, ha vinto poi due campionati di Serie B e si è seduto anche sulle panchine di Lazio, Milan, Inter, Ascoli, Pescara e Pisa. Nel 1999, l’ultima sua esperienza è sempre con il Perugia, dove aveva iniziato 25 anni prima. Il caso ha voluto che sabato scorso, in Serie B, fosse anche il giorno del derby tra perugini e Ternana, giocato allo stadio Renato Curi, calciatore che lui stesso allenò.
In questi giorni sono arrivati tanti tributi a Castagner, da ex compagni di squadra, avversari, giornalisti, nonché da diverse società di Serie A e non, soprattutto quelle che lo hanno avuto come allenatore. La redazione di Passione del Calcio si unisce al cordoglio per la sua scomparsa ed esprime le condoglianze al figlio Federico ed al resto della sua famiglia.
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Fonte foto: IlMessaggero.it
Luca Missori