L’ex bomber: “L’Atalanta ha le carte in regola per tornare in Europa”
In attesa della sfida tra la Juve e il Napoli che può valere il tricolore abbiamo intervistato un ex attaccante del Napoli, Beppe Savoldi.
Savoldi ha indossato anche le maglie dell’Atalanta e del Bologna tra gli anni sessanta, settanta e ottanta. Con i rossoblù ha vinto la classifica dei bomber di A nel ’73.
Chi arriva meglio alla super sifda, la Juventus o il Napoli?
Gli azzurri non hanno nulla da perdere ormai. La Juve avrà più responsabilità. Arrivati a questo punto conterà molto l’aspetto mentale.
Tatticamente cosa ci dobbiamo aspettare?
Il Napoli cercherà di fare la partita. La Juve può aspettare l’avversario e colpire negli spazi. Come al solito i grandi giocatori potranno decidere l’incontro. La Juventus parte favorita perchè gioca in casa e ha 4 punti di vantaggio da gestire.
Cosa manca al Bologna per competere per un posto in Europa?
Manca la convinzione in quasi tutti i giocatori. I giovani hanno mostrato delle qualità importanti. Purtroppo alcuni calciatori una volta raggiunto l’obiettivo della permanenza in A si rilassano e tirano i remi in barca.
L’Atalanta chi deve temere di più nella corsa all’Europa League tra la Fiorentina e la Sampdoria?
Entrambe ma soprattutto l’Atalanta stessa. Gli uomini di Gasperini si stanno riprendendo dopo il calo fisiologico che hanno avuto. Se i nerazzurri giocano come sanno dovrebbero raggiungere il loro obiettivo.
Cosa si prova a vincere con il Bologna visto che lei in rossoblù ha conquistato due Coppe Italia?
Tanta soddisfazione anche perchè a Bologna è raro che ciò accada. Per raggiungere i risultati ci vuole sempre tanta tranqullità. Bisogna inoltre avere la mentalità giusta, la tecnica ed essere dotati fisicamente.
Che ricordi ha di quel successo nella classifica dei cannonieri?
E’ stato un bel momento ma io il giorno dopo ho sempre pensato alla vittoria successiva.
Suo figlio Gianluca ha indossato anche lui la maglia del Napoli. In cosa le somigliava?
Eravamo diversi sia tecnicamente che fisicamente Non si possono fare dei paragoni. Purtoppo lui è stato sfortunato perchè nel periodo del Napoli si è infortunato e poi il club è fallito. Nella vita bisogna capitare al posto giusto e nel momento giusto.
Un ricordo di suo fratello Gianluigi ex giocatore della Juve scomparso dieci anni fa?
Era un giocoliere di centrocampo. Nella Juve in mezzo al campo era chiuso da Fabio Capello. Era molto abile nel saper trasmettere i valori di questo sport ai ragazzi. Ha allanato per un ventennio i giovani dell’Atalanta.
Fonte foto: pianetaNapoli,it, wikipedia, itasportpress.it
Stefano Rizzo