Dopo 33 anni gli azzurri conquistano il loro terzo tricolore, migliaia di tifosi in strada per i festeggiamenti fino all’alba

4 maggio 2023 ore 22.37 il Napoli è campione d’Italia per la terza volta!!! Dopo Napoli-Fiorentina 1-1 del 10 maggio 1987 con gol scudetto di Andrea Carnevale e Napoli-Lazio 1-0 del 29 aprile 1990 con rete del secondo tricolore firmata Marco Baroni, anche l’attaccante nigeriano entra nella storia di questo club infatti il gol del pareggio a Udine contro l’Udinese, 1-1 il finale, è realizzato da Osimhen e consente alla squadra partenopea di vincere lo scudetto matematicamente con 5 giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato: un risultato pazzesco, stratosferico, solo quattro squadre erano riuscite in questa impresa ovvero il Grande Torino nel 1948, la Fiorentina nel 1956, l’Inter nel post calciopoli nel 2007 e la Juve con Cristiano Ronaldo nel 2019. Il club azzurro pertanto con questo successo entra di diritto nella leggenda del calcio.
Oltretutto il Napoli non era neanche inserito nel novero delle favorite ad inizio stagione per via delle partenze di alcuni senatori quali Insigne, Mertens e Koulibaly. Sul campo però la squadra ha stradominato fin dall’inizio e alla lunga non ha avuto rivali all’altezza. Miglior attacco, miglior difesa, maggior numero di vittorie, minor numero di sconfitte. Troppo più forte delle altre e perciò dopo 22 anni si interrompe il record assoluto di scudetti vinti solo da squadre che rappresentano due città Milano, sponda nerazzurra e rossonera, e Torino, solo sponda bianconera. Questo trionfo rappresenta un riscatto sociale per il sud, è la vittoria di chi cade e si rialza, nel 2004 il Napoli era fallito ripartendo dalla serie C1, ed è il successo di chi non ha mollato dopo 4 secondi posti negli ultimi 10 anni sempre alle spalle della nemica storica Juventus.
E’ il primo scudetto che non sia conquistato dalle classiche tre squadre del nord ad essere vissuto nell’era dei social, qualcosa di epocale.

Di questa cavalcata trionfante sono tanti i protagonisti ma l’artefice prinicipale è senza dubbio il mister Luciano Spalletti che diventa l’allenatore più anziano a vincere lo scudetto, 64 anni, oltretutto per la prima volta è campione d’Italia. Ha il gran merito di aver plasmato un gruppo rendendolo fortissimo e ha cercato il successo attraverso il bel gioco. Dopo 2 campionati minori vinti con lo Zenit in Russia e 4 secondi posti collezionati con la Roma con 2 coppe Italia e una SuperCoppa italiana sempre con i giallorossi per lui è arrivata la soddisfazione più grande.
Il tutto è ancora più sorprendente quando si scopre che nella rosa appena laureata campione d’Italia non ci sia neanche un giocatore che abbia vinto in passato un campionato top in Europa.
Osimhen è stato il trascinatore a suon di gol e con prestazioni maiuscole, Kvara ha agito da spalla ideale per il bomber regalando giocate sontuose, il prezioso Lozano è stato utile sia in fase di possesso che nel ripiegamento, il trio di centrocampo formato da Anguissa, Lobotka e Zielinski ha macinato gioco e ha interrotto le velleità degli avversari e infine il muro difensivo retto dal capitano Di Lorenzo, Kim, Rrhmani, Mario Rui e Meret tra i pali è stato quasi invalicabile per chiunque. Gran merito va anche a chi ha avuto meno minutaggio ma si è reso comunque protagonista come soprattutto Olivera e Juan Jesus in difesa, Elmas e Ndombele a centrocampo e Politano, Raspadori e Simeone in attacco.
Un enorme plauso va al presidente Aurelio De Laurentiis per la gestione e le scelte effettuate e al dirigente Cristiano Giuntoli il quale dopo l’impresa con il Carpi, dalla D alla A, si ripete in una piazza prestigiosa come Napoli.
Siamo sicuri che da lassù Diego Armando Maradona abbia gioito sia al successo dell’Argentina nell’ultimo mondiale che per questo traguardo storico del Napoli. Ora la festa per tutti i tifosi napoletani nel mondo continua senza soste, l’appuntamento principale è per domenica allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli per omaggiare la squadra contro la Fiorentina alle ore 18.
Complimenti Napoli!!!

Fonti foto: EuroSport.it; Tag24.it; HeadTopics.com; GQItalia.it
Stefano Rizzo
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