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Retegui, senso del gol da Nazionale! Crescita e risposte

Mateo Retegui, Italia
Mateo Retegui, Italia
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Il centravanti del Genoa ieri autore di una doppietta decisiva in Italia-Venezuela. Per Luciano Spalletti buoni e positivi segnali

Alt, no a conclusioni affrettate, ma i presupposti sono buoni e positivi. E’ probabilmente quello che ha pensato nella serata di ieri (serata per ‘noi’ italiani, tardo pomeriggio per gli americani) Luciano Spalletti. Si è capito, l’argomento della discussione è l’attaccante della Nazionale e nello specifico Mateo Retegui. Se l’Italia ha battuto ieri il Venezuela lo deve proprio all’oriundo, autore di una doppietta tra la fine del primo e l’epilogo del secondo tempo. Quasi a chiudere un cerchio, ossia quello di una partita giocata con grande impegno, anche complicata a tratti, ma contraddistinta dalla sua dote migliore: il fiuto del gol. Con i due gol messi a referto a Fort Lauderdale, ‘El Chapita’ è salito a quota 10 gol complessivi in stagione, dopo gli otto siglati con il Genoa tra campionato e Coppa Italia.

Retegui svezzato dal Gila

Mancano ancora diverse settimane all’inizio di Euro 2024, ma l’amichevole di ieri ha dato sotto questo punto di vista discreti segnali a Spalletti. Retegui sta crescendo e questa sua prima esperienza in Italia, guidata anche da un maestro dell’area di rigore come lo è stato Alberto Gilardino, può ritenersi certamente positiva e redditizia. El Chapita, portato in Italia praticamente da Roberto Mancini (e c’è chi lo criticava all’epoca), in questi primi 8 mesi di Serie A è migliorato in tante cose: partecipazione al gioco, aiuto in fase di possesso e non possesso, capacità nel fare a ‘botte’ con gli avversari e protezione della palla. Appunto, quest’ultima caratteristica, almeno nelle prime uscite sia di campionato che in Nazionale con il Mancio era ampiamente mancata. Dote, peraltro, fondamentale per uno che fa il suo mestiere: ossia la prima punta.

Il fiuto del gol

Ciò che invece non è mai mancato a Retegui è stato il fiuto del gol: quella capacità di buttare dentro il pallone anche alla prima palla toccata. E’ successo all’esordio con la maglia della Nazionale a Napoli, nella sfida di qualificazione a Euro 2024 persa per 2-1 contro l’Inghilterra, così come al Genoa dove alla seconda giornata risultò subito decisivo per il Grifone, segnando l’unica rete del match contro la Lazio all’Olimpico di Roma. Insomma, il senso del gol e il posizionamento in area di rigore non sono mai mancati al Chapita. Se, oggi dovessimo fare un giochetto su chi sarà l’attaccante titolare dell’Italia al prossimo campionato europeo, Retegui partirebbe sicuramente in pole. Vero, Scamacca potenzialmente e tecnicamente è superiore all’oriundo, ma ad oggi sembra non esserci partita. All’Italia serve un giocatore che faccia gol e Retegui può fare al caso di Lucio.

Sandro Caramazza

Fonte foto: Virgilio Sport

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