Home Editoriali Messi e CR7 cambiano maglia nella stessa sessione di mercato, Grealish l’acquisto...

Messi e CR7 cambiano maglia nella stessa sessione di mercato, Grealish l’acquisto più costoso

   Tempo di lettura 5 minuti

La serie A riparte impoverita dalle partenze di Lukaku, Cristiano Ronaldo e Donnarumma

CR7, Donnarumma, Lukaku e Hakimi

Nel mondo causa pandemia la situazione economica è in crisi, tantissime le persone coinvolte sia a livello sanitario che finanziario, il calcio non è da meno ma con alcune eccezioni. Alcuni club, in Premier League in particolar modo, hanno comunque investito molto, gli sceicchi (i proprietari del Manchester City e del PSG) continuano a non badare a spese. In questo periodo di ristrettezze economiche il Barça e la Juve si sono alleggerite dei super contratti di Messi e di CR7. Il primo è stato un addio pieno di lacrime dopo 17anni di successi, reti e record. L’asso portoghese invece se ne è andato da Torino in maniera gelida e repentina. Un ‘g razzie tiffosi’ che resterà nella storia. Il Barça non poteva più permettersi l’ingaggio di Messi, nonostante la stella argentina avesse manifestato la voglia di restare andando incontro il più possibile alle esigenze della società blaugrana. Leo dopo aver salutato si è trasferito nel PSG per giocare accanto a Neymar, Di Maria e ai nuovi acquisti Donnarumma, Sergio Ramos, Hakimi e Wijnaldum. La squadra parigina non sembra avere rivali in patria e punta forte sulla Champions. Stesso discorso per il Bayern Monaco in Germania. CR7 torna nel club che lo aveva lanciato ad altissimi livelli, il Manchester United. C’è da sistemare la questione legata alla maglia numero 7, indossata da Cavani, ma si farà di tutto, con tanto di deroghe, per far sì che il brand che gravita intorno a Cristiano Ronaldo non subisca scossoni (Messi invece ha rinunciato alla 10 che Neymar gli voleva passare scegliendo il 30). Dopo oltre dieci anni di gloria Messi e CR7 pertanto cambiano casacca nella stessa sessione e anche se hanno rispettivamente 34 anni e 36 anni attirano su di loro le maggiori attenzioni. A livello economico l’acquisto più costoso è stato sferrato dal Manchester City che si è aggiudicato le prestazioni del centrocampista Grealish per 117 milioni circa, una cifra spropositata se si considera che è comunque ancora una riserva nella Nazionale inglese. In Premier League si è speso di più, lo United ha preso anche Varane e Sancho, il Chelsea campione d’Europa ha ripreso Lukaku per oltre 100 milioni.

In Italia, oltre al valzer degli allenatori, si è pensato anche ai calciatori, la Juve ha rimpiazzato CR7 con il ritorno di Kean, mentre Locatelli è stato l’acquisto più rilevante. Eloquente, le casse bianconere non sorridono, il mancato ritorno di Pjanic saltato per cifre ‘irrisorie’. L’Inter è stata costretta a vendere pezzi pregiati, Lukaku e Hakimi, vedremo se Dumfries, Dzeko, Corrra e Calhanoglu saranno all’altezza della situazione. I cugini rossoneri si sono privati di Donnarumma, sostituito con Maignan, e hanno puntato sull’esperienza di Giroud e Florenzi, sul ritorno di Bakayoko e sulla scommessa Messias, trentenne che 3 anni fa giocava tra i dilettanti. La Roma ha speso, il fiore all’occhiello è Abraham, ma anche Rui Patricio, Viña e Shomurodov potranno essere utili alla causa. Sull’altra sponda del Tevere il veterano Pedro si è tolto la maglia dell’AS Roma per indossare quella della SS Lazio. Il ritorno di Felipe Anderson non sa di minestra riscaldata e l’arrivo di Zaccagni nell’ultimo giorno di mercato è stato un gran colpo. Il Napoli non ha aggiunto grandi nomi alla rosa, l’Atalanta ha rilevato Musso e Demiral per sopperire alle partenze di Gollini e Romero, forse per puntare al tricolore serviva osare di più.

Le altre? Nico Gonzalez-Fiorentina, Arnautovic-Bologna, Keita-Cagliari, Caicedo-Genoa, Simy-Salernitana, Caputo-Sampdoria, Simeone-Verona i colpi più significativi. Poi tanti, troppi, stranieri sconosciuti che tolgono spazio ai giovani italiani.

Infine la bomba di ieri, a ridosso della mezzanotte, Griezmann dopo due anni torna all’Atletico Madrid. Il francese non ha incantato nel Barça e la società blaugrana recupererà un terzo dell’acquisto faraonico, più o meno, oltre al risparmio dell’ingaggio e di questi tempi non è poco. La punta di diamante dell’attacco del Barça per ora è il nuovo acquisto Depay. L’Atletico si rinforza ulteriormente, visto che Griezmann con il tecnico Simeone si esprimeva ad ottimi livelli, dopo gli ingaggi di de Paul e Cunha. Il Real Madrid di mister Ancelotti resta a bocca asciutta nell’affare Mbappé, quasi 200 milioni offerti ma il PSG ha fatto muro. Alaba resta perciò l’acquisto principe.

Ora palla al campo e appuntamento a gennaio per la sessione invernale di mercato.

Fonti foto: RadioJornal.uol; Repubblica.it; Sport.Sky.it

Stefano Rizzo

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.