Home Interviste in Esclusiva Massimo De Luca: “Ingenerose le critiche a Florenzi”

Massimo De Luca: “Ingenerose le critiche a Florenzi”

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Il noto giornalista: “La Lazio contro il Brescia ha dimostrato che può vincere anche con assenze pesanti”

Per festeggiare i 60 anni della trasmissione radiofonica ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ abbiamo intervistato Massimo De Luca ex conduttore di questa trasmissione. Sempre in Rai ha condotto ‘La Domenica Sportiva’ ricoprendo anche il ruolo di direttore. De Luca ha collaborato anche per Fininvest.

E’ sfida Juve-Inter o c’è anche la Lazio per lo scudetto?

C’è anche la Lazio, assolutamente. Sta giocando meglio di tutte. In questo periodo anche se non brilla particolarmente come con il Brescia e ha delle assenze trova comunque la via per la vittoria. Il limite può essere proprio però la rosa corta. La Juve ha l’organico migliore ma ormai ha un vantaggio esiguo sulla carta nella sfida all’Inter. I nerazzurri infatti hanno trovato una solidità importante grazie a mister Conte che riesce a trasmettere le sue idee a tutto il gruppo.

Napoli o Milan chi l’ha delusa di più?

Il Napoli senza dubbio, non mi aspettavo un crollo del genere. Era difficile pronosticare un esonero nei confronti di Ancelotti. Alcuni giocatori non sono sicuri di restare. Inoltre la squadra nella fase difensiva sta pagando il rendimento non ottimale di Manolas e Koulibaly. Già in partenza invece non ero convinto del Milan. Una campagna acquisti dispendiosa che non ha portato i frutti desiderati. In queste condizioni non è semplice trovare una continuità di risultati significativa.

Lei tifa Roma. Cosa pensa del cambio proprietà e della polemica Florenzi? Le piace Fonseca?

Se Friedkin acquisterà l’AS Roma mi auguro che sia più presente di Pallotta perchè non si può gestire una società calcistica italiana da lontano. Trovo assurde le critiche verso Florenzi. Un calo di rendimento è anche fisiologico. Inoltre è un esterno di centrocampo meno propenso nel giocare dietro. Il tecnico Fonseca ha aggiustato la difesa mantenendo un atteggiamento positivo nel gioco. Purtoppo ci sono alti e bassi ma la qualificazione Champions è alla portata

Tra un mese circa farà 70 anni. Un bilancio della sua carriera: le cose di cui va più fiero? Ha qualche rammarico?

Sono stato fortunato ad avere una carriera di primissimo livello. Mezzo secolo di attività giornalistica in 70 anni di vita. Nel 1970 studiavo Filosofia a La Sapienza (facoltà nella quale mi sono laureato) e il mio amico Sandro Ciotti mi introdusse nel mondo del giornalismo sportivo.

Mossi i primi passi alla Gazzetta, poi venni chiamato in Rai da Sergio Zavoli. Dal 1987 al 1992 ho condotto in radio ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. Ho qualche rimpianto legato al periodo in Fininvest perchè forse si poteva fare di più. Ricordo con piacere però le riunioni il venerdì pomeriggio con Silvio Berlusconi, un uomo estremamente intelligente e geniale dal punto di vista imprenditoriale.

A quale collega di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ è più affezionato e perché? Qualche aneddoto?

Sandro Ciotti. Sono stato il primo a introdurre i video in redazione e mi accorsi nel ’90 della monetina lanciata dagli spalti che colpì il centrocampista del Napoli Alemao in occasione della partita contro l’Atalanta (la sfida venne vinta dagli azzurri per 0-2 a tavolino, un successo che contribuì alla vittoria dello scudetto). Ciotti era impegnato nella radiocronaca e non si accorse di nulla, fui io ad intervenire direttamente per spiegare la situazione. Sandro Ciotti ha vissuto molti momenti rilevanti della mia vita, come quando ho festeggiato i 40 anni su un barcone del Tevere in cui lui suonava il piano e io cantavo.

Le piace l’imitatore Gianfranco Butinar che, attraverso le sue mille voci, fa rivivere le emozioni di un tempo? Quale sua imitazione le piace di più?

E’ straordinario. L’imitazione di Ibrahimovic è tra quelle che più in assoluto gli riesce meglio insieme a quella di Tonino Raffa.

In che modo è cambiato il giornalismo in questi anni? Consigli ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere?

Internet ha stravolto tutto, tempi e linguaggi.

Non invidio i giovani perchè è sempre più difficile. E’ fondamentale leggere di tutto e specializzarsi.

Fonti foto: WiseSociety.it, ArenaCalcio.it

Stefano Rizzo

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