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Massimo Carrera: “La Roma rischia molto contro il Porto”

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Il mister: “Mi auguro che la Juve vada avanti in Champions. Occhio all’Ajax dei giovani rampanti”

Per un punto sui prossimi impegni Champions e su tanto altro abbiamo intervistato Massimo Carrera, ex difensore tra gli anni novanta e i primi del 2000 della Juve, dell’Atalanta e del Napoli. Da giocatore in bianconero ha vinto, tra i vari trofei, uno scudetto, una Coppa Uefa e una Champions League. Da allenatore si è laureato campione della Russia con lo Spartak Mosca.

Quali sorprese ci potranno essere in questi ottavi di finale della Champions League?

La Roma rischia molto contro il Porto. La sconfitta nel derby potrebbe pesare a livello psicologico. La squadra lusitana esprime un buon calcio e il fattore stadio potrà incidere. L’Ajax, seppur in trasferta, potrà insidiare il Real Madrid. E’ una compagine con tanti giovani che corrono molto e sanno tenere bene il campo. Mi auguro che la Juve contro l’Atletico Madrid possa ribaltare il risultato negativo dell’andata e andare avanti in questa competizione.

In Europa League quali sono le squadre favorite per lei?

Il Napoli e l’Inter possono arrivare fino in fondo. Vedo bene anche il Chelsea di Sarri.

A proposito del Napoli, mister Ancelotti potrà fare la differenza alla luce della sua vasta esperienza internazionale?

Certo. Ha vinto molto sia in Italia che all’estero. L’Europa League a questo punto diventa l’obiettivo principale per i partenopei.

Che ricordi ha in bianconero sia come giocatore che in qualità di tecnico?

Meravigliosi. Per uno juventino come me è stato il massimo poter indossare questa maglia. Nella Juve ho trionfato molto sia da calciatore che in panchina.

Ci descrive i suoi ex allenatori Trapattoni e Lippi da un punto di vista tecnico ma anche umano?

Con il Trap si marcava ancora a uomo, era un altro calcio. Nel periodo invece che sono stato allenato da Lippi, in difesa eravamo disposti a zona. Due grandissimi tecnici. Mi hanno trasmesso dei valori che mi porterò per sempre dietro.

Lei ha conqusitato una Coppa Uefa con la Juventus nel 1993. La coppia d’attacco era composta da Roby Baggio e Gianluca Vialli. Qualche aneddoto su di loro?

Ce ne sono stati tanti. Due tipi brillanti. Roby ruotava intorno a Vialli ma entrambi realizzavano tante reti. Erano dei condottieri.

Lei è molto legato anche all’Atalanta. Potrà alzare la Coppa Italia?

Vivo a Bergamo e ho vestito i colori nerazzurri per 7 anni. E’ una squadra organizzata bene. Non molla mai. Ha eliminato la Juve, ma bisognerà vedere in quale stato di forma giungerà nelle sfide decisive.

Cosa si prova nel trionfare all’estero da allenatore italiano?

E’ una bella soddisfazione. Lo Spartak Mosca non vinceva il campionato da 16 anni e non siamo partiti con i favori del pronostico.

Altri momenti migliori della sua carriera?

Ogni titolo ti regala tanta gioia. Spero di continuare.

In Europa quale campionato le piace di più?

La Premier per intensità, fisicità e mentalità.

Fonti foto: Wikiwand.com;  Pinterest.it; Gazzetta.it

Stefano Rizzo

 

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