I tedeschi si fanno preferire per più di un’ora senza sfruttare le occasioni, ai blancos bastano due guizzi per prendersi la coppa
Sabato sera finale di Champions League a Wembley tra Real Madrid e Borussia Dortmund. I gialloneri iniziano con il piglio giusto. Le migliori occasioni, infatti, sono della squadra di Terzic. L’imprecisione degli attaccanti e la bravura di Courtois lasciano il risultato sullo 0-0. I tedeschi non ricordano, però, una legge non scritta: in questi match, soprattutto contro il Real Madrid, le occasioni vanno sfruttate. Nella ripresa copione quasi uguale ma alla prima distrazione del Borussia passa il Real. Al 74’ corner di Kroos e deviazione vincente di Carvajal, lasciato solo in mezzo all’area. Spagnoli che colpiscono psicologicamente gli avversari e prendono il sopravvento. Nove minuti dopo Maatsen sbaglia regalando il pallone ai blancos. Vinicius Jr. lanciato in porta non si fa pregare, 2-0. Finisce così, con il Real Madrid e Carlo Ancelotti in trionfo.
Capitan Nacho alza al cielo la Champions League numero 15 del Real Madrid. Il tecnico italiano è l’allenatore ad averne vinte di più, 5, due con il Milan e tre con il Real. Diventano 7 con le due conquistate da calciatore. Ultima gara nei club per Toni Kroos che concluderà la sua carriera con Euro 2024. Delusione cocente e match d’addio per Marco Reus che lascia il suo Borussia Dortmund.
Glauco Dusso