Ecco le parole dell’opinionista sportivo sulla stagione dei bianconeri ma anche su molto altro
Abbiamo intercettato telefonicamente Francesco Oppini, opinionista sportivo e figlio di Alba Parietti e Franco Oppini. Il classe 1982 in carriera ha partecipato ai reality La Fattoria e Grande Fratello VIP, ha lavorato come opinionista su Tiki Taka – La repubblica del pallone e racconta le partite della Juventus su Diretta Stadio in onda su 7 Gold.
Come valuta la stagione della Juventus fino a questo momento?
Di fronte a quello che si pensava ad agosto, penso che chiunque avrebbe firmato per un piazzamento nelle prime 4 e per una buona Coppa Italia. Per questo penso che la stagione sia positiva visto che, fino a questo momento, si stanno rispettando gli obiettivi prefissati dalla società.
Confermerebbe Allegri sulla panchina bianconera?
Bisogna aspettare la fine della stagione, valutare cosa portiamo a casa e che progetti si hanno per il futuro. Se l’idea è di puntare sui giovani, cambierei profilo puntando su un tecnico moderno ma con meno spalle larghe o sul ritorno di Antonio Conte. Difficile comunque dirlo adesso perché se Allegri dovesse andare in Champions e vincere la Coppa Italia non sarebbe una stagione negativa.
Come vede il derby in Europa tra Milan e Roma?
Interessante dato che si sfidano l’italiana più titolata in Europa, che però non vince da un po’ di anni, e la Roma che viene da due finali europee consecutive. Sarà sicuramente una sfida bella da vedere ma dispiace per il sorteggio che ha messo contro due italiane e per l’Atalanta che affronterà il Liverpool.
Da dove è nata la sua passione per il calcio?
Da piccolo, come tutti i bambini. Ho giocato a calcio fino ai 16 anni e gioco tutt’ora, anche se non a livelli seri. Poi questa passione si è tramutata nel voler raccontare il calcio da juventino ma in maniera oggettiva. Se c’è da criticare lo faccio senza problemi mentre invece chi fa il mio mestiere, spesso si trova in difficoltà a sindacare la propria squadra. Sono cresciuto con il Milan di Sacchi, l’Inter di Trapattoni e la Juve di Lippi, grandi squadre che mi hanno fatto appassionare. Oggi seguo anche la Serie B, la Serie C e i campionati esteri perché mi piace guardare il calcio. Tutto è iniziato come un gioco ma, questa passione, è diventata il mio lavoro.
Come ha vissuto la popolarità dei suoi genitori?
Ho preso un strada completamente diversa lavorando per 10 anni nel commercio delle automobili. Poi, anche grazie alle conoscenze e alle situazioni, ci sono finito dentro ma facendo quello che mi piace e in cui so di poter dare e fare qualcosa.
Sua mamma (Alba Parietti) ha condotto Galagoal e Serata mondiale, che ricordi ha di quei periodi?
Ricordo che incontravo calciatori famosi e rimanevo bloccato. Essere il figlio di Alba Parietti e Franco Oppini non mi aiutava nel placare l’emozione di fronte a personaggi del genere. Interagivo molto con mamma parlando di calcio perché lei, inizialmente, non era esperta di questo mondo e chiedeva aiuto a me e papà. Poi lei ovviamente, vista la professionista che è, ha studiato, ma ricordo con piacere le sue domande sul calcio nonostante la mia giovane età.
Che rapporti ha con Jerry Calà, Umberto Smaila e Nini Salerno? (Componenti de ‘I gatti di Vicolo Miracoli’ con Franco Oppini)
Sono come degli zii e ci aggiungerei anche Diego Abatantuono e Fausto Leali. Sono vicini a noi in tutti i sensi ed è bello vedere come persone che hanno lavorato insieme tanti anni fa si stimino ancora e si vogliano bene. Ad esempio, una cosa che sanno in pochi, Jerry Calà è il mio padrino quindi ha un vero legame familiare con me.
Obiettivi per il futuro?
Penso alla salute e allo star bene che sono le cose più importanti, quello che verrà lo porterò avanti. In 20 anni di carriera sono sempre riuscito a sorprendermi e ad essere orgoglioso. L’obiettivo è quello di mantenere questo indirizzo di vita con le proprie passioni (automobili e calcio).
Ci tengo a ringraziare il sig. Oppini per la disponibilità e l’opportunità.
Fonti foto: isaechia.it, gossip.it e lanostratv.it
Davide Farina