L’ex centrocampista ritiene che Allegri possa far meglio di Andrea Pirlo e non vede di buon occhio Mourinho
Francesco Casagrande, ex centrocampista negli anni ’70 e ’80 del Cagliari, della Fiorentina e della Sampdoria, è intervenuto ai nostri microfoni.
Il valzer degli allenatori ha coinvolto quasi tutte le squadre più blasonate. Partiamo dall’addio di Antonio Conte all’Inter campione d’Italia con il conseguente arrivo in nerazzurro di Simone Inzaghi, quest’ultimo è l’uomo giusto?
Trova una squadra collaudata ma non sarà facile far vincere nuovamente lo scudetto all’Inter.
Come giudica il ritorno di Max Allegri sulla panchina della Juve?
Dovrebbe far meglio dell’ultima stagione in cui sulla panchina della Juve sedeva Pirlo. Allegri è un allenatore che pretende concentrazione massima fino all’ultimo secondo.
Si aspetta tanto da Josè Mourinho alla Roma?
Non mi è simpatico, ultimamente poi non ha fatto molto bene. E’ più un personaggio che altro ora. Non dobbiamo aspettarci il Mourinho di oltre 10 anni fa quando vinse il triplete sulla panchina dell’Inter. Comunque il suo arrivo è un punto di partenza per la Roma della nuova proprietà americana. Mou avrà voglia di riscatto e può fare bene.
Ci saranno scintille fra il presidente del Napoli De Laurentiis e il tecnico Luciano Spalletti?
Sarà fondamentale l’inizio perché se tutto andrà bene si lavorerà in tranquillità altrimenti il patron e Spalletti, siccome hanno due caratteri bollenti, potrebbero scontrarsi.
Lotito soddisferà Sarri sul mercato?
Sarri ha dato un bel gioco al Napoli, mentre la sua impronta non si è quasi mai vista alla Juve, anche se poi l’obiettivo dello scudetto è stato raggiunto. Avrà bisogno di tempo e potrà contare su alcuni elementi presenti in rosa molto validi. Vedremo se Lotito acquisterà qualche big.
Ha qualche rimpianto sullo scudetto perso nell’ultima giornata con la Fiorentina nel 1982?
I punti ottenuti dalla Fiorentina e dalla Juve prima dell’ultima giornata rispecchiavano il valore delle due squadre, non ho rimpianti. Non avevamo un bel gioco ma diversi miei ex compagni potevano risolvere la partita da un momento all’altro. Purtroppo si era fatto male Antognoni ma senza di lui non abbiamo mai perso, magari certo qualche pareggio poteva trasformarsi in vittoria con lui in campo, ma il calcio è anche questo. Nell’episodio determinante contro il Cagliari, 0-0 finale, il gol di Graziani poteva essere giudicato valido o meno, io ovviamente sono di parte…Se poi invece del Cagliari, che lottava per la salvezza, avessimo affrontato un’altra squadra più rilassata magari avremmo disputato lo spareggio scudetto contro la Juve, ma ormai è andata così, lo spareggio non era tra l’altro facile da incastrare perché c’era il Mondiale.
Fonti foto: MarenoGialloBlu.it; ArchivioFutbol.com
Stefano Rizzo