Per la volata finale del campionato, le semifinali Champions e non solo abbiamo intervistato l’ex centrocampista
Beppe Dossena ha militato nel Bologna, nel Torino, nell’Udinese e nella Sampdoria. In blucerchiato ha conquistato la Coppa delle Coppe nel 1990 e si è laureato campione d’Italia nel 1991. E’ stato prima ct del Ghana e poi dell’Albania, ha ricoperto anche il ruolo di dirigente nella Samp. Collabora con la Rai da molti anni in veste di commentatore.
A tre giornate dalla fine chi ha più possibilità di vincere lo scudetto tra le due milanesi?
Può succedere di tutto e questo campionato è stato ricco di sorprese. Il Milan ha due punti in più rispetto all’Inter ma conta anche il calendario, non c’è una favorita. Sono due squadre che hanno mostrato un buon tasso tecnico, il Napoli però poteva e doveva lottare fino all’ultimo.
E’ stupito dal rendimento del Bologna da quando il mister rossoblu Mihajlovic è tornato in ospedale?
I ragazzi stanno dando più del normale per far felice Mihajlovic. Questo episodio ha ricompattato il gruppo, il Bologna sta giocando anche molto bene.
Il derby vinto dalla Sampdoria sul Genoa potrà essere decisivo, nel bene e nel male, per le sorti delle due compagini?
Così sembrerebbe. Alla Samp bastano pochi punti per salvarsi, ma se servono bisogna farli e non addormentarsi, mentre per il Genoa si è messa prorpio male, sia a livello psicologico che di calendario perchè dovrà affrontare la Juve, il Napoli e il Bologna.
Oggi sono in programma le semifinali di ritorno della Champions League, nel novero delle quattro squadre rimaste c’è la favorita?
La finale potrebbe essere Manchester City-Liverpool, che tra l’altro si stanno sfidando per il primo posto in Premier League. Il Real Madrid però non molla mai è lo stadio Bernabeu dà una spinta in più ai blancos.
I giovani migliori della serie A?
I due diciannovenni esterni del centrocampo del Bologna Hickey e Kasius, anche contro la Roma mi sono piaciuti molto, nel Cagliari i difensori Bellanova e Lovato, ed è molto interessante anche il difensore dell’Atalanta Scalvini.
I tecnici, sempre della massima serie italiana, che l’hanno stupita positivamente?
Tudor nel Verona ha svolto un lavoro eccezionale, già aveva fatto bene comunque a Udine. Un plauso va proprio all’Udinese che prima con Gotti e poi con Cioffi ha trovato equilibrio in questi anni con allenatori che già facevano parte dello staff tecnico.
Il suo momento migliore nell’annata storica dello scudetto della Sampdoria?
Sono l’unico ad aver giocato tutte le partite, ogni momento è stato esaltante e irripetibile.
Fonti foto: CalcioFemminileItaliano.it; PcClick.it
Stefano Rizzo