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A Gamba Tesa | Paolo Bargiggia: “Inter e Juve mai così ferme. Bene il Napoli in uscita, in estate un portiere per la Roma”

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Per fare il punto sulla sessione di gennaio conclusasi poco meno di una settimana fa, abbiamo voluto ascoltare chi ha “definito e scandito” i tempi e i crismi del calciomercato contemporaneo più o meno da quando esso ha assunto un’importanza capitale nel valutare la caratura delle squadre. Il giornalista Mediaset, in esclusiva per Passione del Calcio, fa il punto con la solita “chiarezza & incisività” su quel che si è vissuto nel primo “mercato di riparazione dall’avvento del Covid”

Il mercato quest’anno ha fatto rima con Covid. Alcune squadre hanno puntato su “scommesse” a zero andando a pescare anche cavalli di ritorno come Mandzukic ed El Sharaawy. Hanno fatto bene secondo te o hanno semplicemente fatto di necessità virtù?
“Sicuramente il mercato è stato condizionato dalla crisi economica e dai 200/250 milioni che sono venuti a mancare ai club a causa dello stop forzato della scorsa stagione. Devo dire che globalmente non dobbiamo considerare la sessione troppo negativa, anche perché molti hanno deciso di usare la fantasia.
Quando parlo di “fantasia” non mi riferisco di certo ai “cavalli di ritorno”, anche se pure in questo caso, rispetto al passato, la gestione mi sembra più diligente. Non si sono prodotti contratti esagerati per giocatori già avanti con gli anni, ma si sono presi impegni – mi riferisco a Mandzukic e Pellè – della durata di sei mesi.
Il Parma non ha centrato gli obiettivi primari come Fazio, Rugani e Scamacca, ma l’operazione Zirkzee col prestito oneroso la considero importante e sapiente.
Le vere sorprese in negativo di questo mercato di riparazione sono l’Inter e la Juventus, anche considerando la storica potenza di fuoco messa in campo nelle edizioni passate.
I nerazzurri hanno fatto saltare – per un disavanzo di un paio di milioni – lo scambio Dzeko-Sanchez, mentre i bianconeri hanno solo lavorato sul futuro con Rovella, non trovando la formula giusta per aggiungere Scamacca allo scacchiere di Pirlo”.


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Chi si è mosso meglio (tra le squadre di Serie A) anche per quanto riguarda la proiezione verso la prossima stagione?
La squadra che si è mossa meglio, pur non avendo prodotto mosse clamorose, è sicuramente il Milan. All’infuori dell’affare Mandzukic i rossoneri si sono assicurati Meitè all’interno di un’operazione molto conveniente. Valuto come “colpo” quello di Tomori, sia per la giovane età che per le qualità del giocatore.
Per quanto concerne tutte le altre possiamo parlare di “pezze” aggiunte in rosa in un momento economicamente grigio.
Non mi convincono il ritorno di Nainggolan a Cagliari unitamente all’arrivo di Asamoah, dato che entrambi sono calciatori in parabola discendente.
Un plauso va fatto al Napoli, che pur non essendosi mosso in entrata, è riuscito ad assicurarsi 13milioni di euro con la cessione di Milik, più il 25% sulla futura rivendita. Sono cifre alte, se si considera che il polacco era in scadenza a fine anno. Notevole anche il risparmio sugli ingaggi di Llorente e Malcuit”.



Parliamo della Roma dei Friedkin. Una nuova proprietà che arriva in un momento storico del genere ha grandi difficoltà nel muoversi in maniera netta e chiara. Secondo te sarà possibile vedere un acquisto (in attacco) della stessa portata del “Kumbulla” arrivato in difesa. L’ex Verona è il difensore più pagato della storia dei giallorossi. In estate arriverà “l’attaccante più pagato della storia della Roma”?
“Per quanto riguarda la Roma devo dire che nonostante il cambio di proprietà non mi aspetto grandi rivoluzioni. Coerentemente con la crisi economica che attanaglia tutti prevedo tagli al budget. C’è El Sharaawy che si è decurtato di molto l’ingaggio per tornare: tutto sommato può starci. L’attaccante del futuro dei giallorossi non lo vedo all’orizzonte.
Non ho segnali in tal senso e penso che il problema dei Friedkin sarà fare i conti con il discorso legato allo stadio, col progetto impantanato da tanto tempo.

L’operazione in “stile Kumbulla” è stata prodotta sul difensore Reynolds, un classe 2001 che è stato strappato alla Juventus.
Segnalo che i giallorossi lavoreranno sul portiere titolare, in quanto già nell’ultima estate la dirigenza si era mossa in tal senso, non riuscendo a trovare una soluzione”.


Fonti foto: NapoliPiù | SkySport | Transfrmarkt

Alessandro Sticozzi

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