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5 ex azzurri raccontano la magia della maglia azzurra

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Indossare la maglia azzurra è il sogno per ogni calciatore a prescindere se si è poi convocati per i Mondiali o gli Europei, se si alzano le coppe o meno. L’Italia è campione d’Europa e noi abbiamo voluto raccogliere 5 testimonianze di chi ha avuto il privilegio di ascoltare l’inno di Mameli con la mitica maglietta azzurra

Acquafresca nel Cagliari

Robert Acquafresca, ex attaccante, tra il 2007 e 2009 ha disputato l’Europeo Under 21 e l’Olimpiade. Ha militato nel Cagliari, nell’Atalanta, nel Genoa e nel Bologna fino agli anni ’10 del 2000.

Apolloni nel Parma

Luigi Apolloni, ex difensore, tra il 1994 e ’96 ha partecipato al Mondiale e all’Europeo. Tra la fine degli anni ’80 e i primi del 2000 ha indossato le casacche del Parma, squadra che ha anche allenato, e del Verona. Con il Parma in Europa ha vinto la Coppa delle Coppe, la SuperCoppa e la Coppa Uefa.

Bazzani nella Sampdoria

Fabio Bazzani, ex attaccante, tra il 2003 e 2004 ha indossato la maglia della Nazionale. Ha giocato, tra le altre, nella Sampdoria e nella Lazio.

Pellissier nel Chievo

Sergio Pellissier, ex attccante, nel 2009 ha avuto l’onore di vestire la maglia azzurra in una amichevole. Dai primi del 2000 fino alla fine degli anni ’10 è stato la bandiera del Chievo, miglior marcatore in A della storia clivense e maggior numero di presenze in gialloblu.

Zauri nella Lazio

Luciano Zauri, ex difensore e centrocampista, tra il 2001 e il 2002 ha indossato la maglia azzurra. Ha militato nell’Atalanta, nella Lazio, nella Fiorentina e nella Sampdoria fino agli inizi degli anni ’10.

I segreti del trionfo azzurro ad Euro 2020?

Acquafresca: L’unità di intenti, il collettivo. Un gruppo composto da nessun fuoriclasse assoluto ma da ottimi calciatori pronti a dare tutto per raggiungere l’obiettivo. La Nazionale italiana è diventata una famiglia, tutti uniti, staff, ct e giocatori.

Apolloni: Gran merito va a Mancini che fin da subito ha voluto assemblare un gruppo unito. Ha a disposizione dei ragazzi generosi. Hanno raggiunto gli obiettivi attraverso il divertimento, è quello che ci diceva mister Scala a noi giocatori ai tempi del Parma. Ora in Nazionale c’è un grande senso di appartenza. Mancini ha portato come esempio parte del suo gruppo blucerchiato, coinvolgendo in questo progetto i suoi ex compagni. Una scelta vincente.

Bazzani: Il lavoro straordinario di Mancini è sotto gli occhi di tutti. Questa Nazionale sembra una squadra di club per la coesione e non era scontato. C’è un’incredibile organizzazione. In passato ci sono state Nazionali azzurre con più giocatori di spicco ma delle volte ci si aggrappava solo alle individualità.

Pellissier: Il gruppo. La squadra unita. Chi usciva dal campo non si è mai lamentato e i giocatori che entravano in corsa hanno dato tutto. Una unione simile in passato c’è stata quando siamo stati i migliori e abbiamo alzato la coppa. Mancini è stato eccezionale anche nel dare un bel gioco alla squadra.

Zauri: La Federazione nel puntare su Mancini. Ho avuto la fortuna di averlo come allenatore nel periodo della Lazio. E’ un tecnico di caratura internazionale e sa trasmettere la sua mentalità vincente.

Possiamo ripeterci nella Nations League? La fase finale è in programma ad ottobre.

Acquafresca: L’intenzione sarà quella di vincere, avremo ancora fame. Mancini può aprire un ciclo vincente.

Apolloni: L’appetito vien mangiando. E’ un gruppo che ha stimoli e desiderio di migliorarsi. Stiamo esprimendo un ottimo calcio.

Bazzani: E’ una selezione composta da diversi giovani che non hanno nessuna voglia di fermarsi e i veterani vogliono vincere sempre. Questa vittoria ci darà una bella spinta per il futuro.

Pellissier: Al momento nessun calciatore azzurro starà pensando a questo. Ci sarà tempo. Vincere è sempre bello ma non sarà semplice ripetersi.

Zauri: Mancini ripeto è un vincente, si ripartirà con l’entusiasmo di questo successo per prova a vincere la coppa. Ormai tutti sanno che siamo tornati alla ribalta.

I suoi ricordi con la maglia azzurra?

Acquafresca: Sono contento di aver fatto sempre bene con questa maglia addosso. Abbiamo raggiunto le semifinali con l’Under 21 all’Europeo, mentre con la Nazionale Olimpica ci siamo fermati ai quarti di finale all’Olimpiade.

Apolloni: L’avventura nel Mondiale di Usa ’94 è stata un sogno purtroppo finito male. I giorni prima della finale Roby Baggio, Franco Baresi e Massaro non avevano sbagliato neanche un rigore negli allenamenti. C’era un’umidità pazzesca e noi viaggiammo di più rispetto al Brasile. Baggio e Baresi erano reduci da infortuni.

Bazzani: E’ stata una soddisfazione incredibile, anche se ho avuto la possibilità di giocare poche partite. E’ il coronamento di tutti i sacrifici. Cantare l’inno in mezzo al campo è un qualcosa di indescrivibile.

Pellissier: Ho avuto il privilegio di giocare in Nazionale. E’ una responsabilità enorme e nessun tifoso italiano ti fischia. E’ stata un’esperienza unica, bellissima.

Zauri: Già ascoltare l’inno in mezzo al campo con indosso i colori azzurri ti trasmette delle emozioni indescrivibili. Ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale nella cornice del San Paolo di Napoli gremito. Da brividi.

L’apice della sua carriera?

Acquafresca: Ovviamente il periodo di Cagliari, poi metto anche l’anno della pronta risalita in A con il Bologna.

Apolloni: I trionfi con il Parma in Europa, ma anche le coppe conquistate in Italia. Eravamo un’ottima squadra. Sono legato anche alla storica prima promozione in A sempre con il Parma.

Bazzani: il debutto in A con il Perugia, mi resi conto che potevo affermarmi nella massima serie. Il momento della consacrazione è avvenuto ovviamente nella Sampdoria.

Pellissier: Ho sempre desiderato restare al Chievo per essere il giocatore più rappresentativo e non uno dei tanti. Sono orgoglioso dei miei record. Mi sono espresso al meglio nel biennio tra promozione e salvezza, 07/08 e 08/09 con tanto di tripletta alla Juve a Torino.

Zauri: Tutte le varie tappe partendo dalla promozione in A con l’Atalanta, poi la vittoria in Coppa Italia con la Lazio, le avventure in Champions con la Lazio e la Fiorentina, fino all’onore di giocare per il Pescara in quanto abruzzese.

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Fonti foto: SportMesiaset.Mediaset.it; 90Min.com; CalcioPro.com; Vannizagnoli.it; Calcio.com; GettyImages; Sport.Sky.it; Gazzetta.it; LazioNews24.com; Alamy.it

Stefano Rizzo

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