L’ex centrocampista: “Atalanta-Juventus sarà una finale di Coppa Italia molto equilibrata”
Matteo Brighi tra gli anni 2000 e gli anni ’10 ha giocato in diverse squadre, tra le quali la Juventus, il Bologna, il Parma, la Roma, l’Atalanta e il Torino. Con i giallorossi ha vinto la Coppa Italia.
Cosa comporta l’arrivo del tecnico Mourinho alla Roma?
La società giallorossa in mano a Dan Friedkin ha tracciato una strada per essere competitiva dopo un campionato ai margini. L’auspicio di entrambi, Friedkin e Mourinho, è quello di conquistare qualche trofeo (l’ultimo successo giallorosso risale al 2008, trionfo in Coppa Italia con Brighi in campo, ndr).
Crede in una rimonta pazzesca della Roma stasera nel ritorno della semifinale di Europa League contro il Manchester United?
Nel calcio mai dire mai anche se è complicatissimo. Purtroppo i tre infortuni subiti nel primo tempo all’andata hanno pesato sui giallorossi, poi l’approccio nella ripresa è stato completamente sbagliato.
La Juve riuscirà ad andare in Champions?
Non sarà semplice perchè l’Atalanta e il Milan hanno gli stessi punti dei bianconeri e hanno mostrato tanta determinazione nel raggiungere l’obiettivo. Il Napoli e la Lazio anche non mollano. La Juve aveva abituato molto bene i propri tifosi negli ultimi anni ma ora ci sono dei problemi, comunque Juve-Milan potrebbe essere decisiva. Le due squadre che resteranno fuori avranno un brutto colpo psicologico.
Due sue ex squadre si sfideranno nella finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus. Chi parte favorito?
Nelle parite secche la Juve ha tanta esperienza, però l’Atalanta ha superato ormai la pressione legata alle grandi sfide. E’ una gara aperta. I risultati del campionato potrebbero pesare sul morale.
Chi va in B?
Benevento-Cagliari potrebbe essere un crocevia per tutte le squadre coinvolte.
Come si spiega la stagione fallimentare del Parma culminata con la retrocessione in cadetteria?
Il cambio di allenatore, Liverani per D’Aversa, d’estate non ha funzionato. Sono due tecnici diversi e Liverani non ha potuto effettuare una preparazione adeguata per via dei tempi slittati causa covid. Quando è tornato D’Aversa la situazione era delicatissima, inoltre i gialloblu hanno perso delle grandi occasioni in partite dove avrebbero meritato di più.
I segreti dell’Empoli, ultima squadra in cui lei ha militato, appena promosso in A?
Una società che sa ben costruire. Punta sul gioco e sui giovani. L’allenatore emergente Dionisi ha dimostrato di essere molto bravo.
La sua annata migliore?
Il periodo nella Roma, dove ho giocato anche in Champions League e in Nazionale.
Fonti foto: Goalzz.com; LaRoma24.it
Stefano Rizzo