Il giornalista Mediaset, ormai in pensione, in esclusiva per passionedelcalcio.it analizza il momento attuale del calcio italiano soffermandosi anche sul mondo del giornalismo sportivo
Ai nostri microfoni è intervenuto il giornalista Franco Ligas, per anni volto storico in Mediaset.
L’Atalanta in queste prime due uscite stagionali ha rifilato in trasferta 4 reti al Torino e altrettante alla Lazio, può ambire al massimo traguardo ovvero lo scudetto?
I nerazzurri hanno un bel gioco, carattere, personalità, determinazione. Gasperini è un ottimo mister che si è preso una bella rivincita dopo essere stato ‘bruciato’ quasi 10 anni fa da una Inter in costruzione e con la ‘pancia piena’. Per puntare in alto sia in Italia che in Europa forse la rosa è un po’ ristretta, alcuni rincalzi potrebbero non essere all’altezza ma una eventuale affermazione della Dea sarebbe una iniezione di fiducia per tutte le varie società che non hanno grandi entrate economiche.
Il Milan parte favorito contro il Rio Ave nella sfida finale per accedere ai gironi di Europa League?
La società rossonera sta lavorando al meglio. Ha eliminato i falsi fuoriclasse, poi Ibra e Pioli trasmettono energie positive a tutto il gruppo. Sul mercato la dirigenza ha effettuato interventi interessanti anche per il futuro. I rossoneri hanno il vento in poppa, partono favoriti, una eventuale sconfitta sarebbe una delusione.
Vede meglio la Juve o l’Inter in questo campionato?
L’Inter è una squadra che parte da un anno di lavoro alle spalle, mentre la Juve allenata da Pirlo è una incognita. Cristiano Ronaldo è ancora determinante ma la sua presenza potrebbe ostacolare qualche giocatore.
Si aspetta dei colpi importanti in questi ultimi giorni di calciomercato?
Chiesa potrebbe passare dalla Fiorentina alla Juve. I bianconeri prima però dovranno cedere dei pezzi pregiati per fare cassa. Il patron dei viola Commisso sta capendo che il calcio ha delle regole a sè e non è semplice affermarsi. Commisso ha portato entusiasmo, che mancava dall’epoca iniziale dei Della Valle. Per il momento sta puntando sul centro sportivo, sul nuovo stadio ma comunque alcuni giocatori interessanti sono arrivati, Amrabat su tutti, manca un attaccante da 20, 25 gol a stagione da affiancare a Ribery.
Chi parte con i favori del pronostico in questa nuova edizione della Champions?
Il Bayern campione uscente, ma potrebbe essere l’anno delle sorprese.
Si sta gestendo nel miglior modo l’emergenza covid nel mondo del calcio?
Mi auguro che i giocatori, i quali sono dei privilegiati, stiano molto accorti e diano un buon esempio a tutti.
Come analizza il giornalismo sportivo attuale? Il momento migliore della sua carriera?
Spero che quanto prima si torni ad una condizione migliore. La situazione nel giornalismo sportivo era già comunque complicata prima dell’emergenza legata al coronavirus. Il sistema è sbagliato, i grandi editori risparmiano assumendo, per brevi periodi e a costo zero attraverso gli stage, aspiranti giornalisti spesso senza qualità. Chiunque oggi attraverso i social si può ritenere un ‘giornalista’ ma il giornalismo è un’altra cosa. Devi saper raccontare gli eventi possedendo una preparazione idonea, avendo uno stile ben definito. Oggi invece il giornalista spesso è fazioso e si trasforma in un tifoso da bar. Altri sono eccessivi, si creano dei personaggi, spendibili nei vari salotti televisivi per guadagnare il più possibile. Altri ancora puntano sul gossip legato al calcio per mantenersi a livelli alti. Non dimentichiamoci poi che il mondo del giornalismo è un salotto chiusissimo, come quasi forse nessun settore, e chi non ha gli agganci giusti spesso e volentieri resta fuori. Le emittenti private, radio e tv, agli inzii hanno raccolto tantissimo da un punto di vista economico in quanto novità, ora nell’epoca di internet, le varie trasmisione locali vanno avanti grazie ai finanziamenti politici. Vista la crisi gli sponsor investono meno e pertanto non si punta alla qualità ma al denaro: se un giornalista investe o ha delle pubblicità da inserire all’interno dei palinsesti può condurre altrimenti rimane a casa.
Se ti fai un nome puoi guadagnare anche cifre folli, altrimenti è complicatissimo vivere di giornalismo. Internet ti aiuta nella visibilità ma per arrivare a guadagnare on line la strada è tutta in salita.
Non si deve comunque assolutamente mollare, bisogna però cercare in tutti i modi di agganciare il treno giusto.
Il periodo in cui seguivo il pugilato è stato l’apice della mia carriera.
Fonti foto: FootballWeb.it; TuttoMercatoWeb.com
Stefano Rizzo
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