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Il Napoli è campione d’inverno

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E’ partito il conto alla rovescia per la sfida alla Juve in programma il 13 gennaio, ma gli azzurri devono fare attenzione anche alle due milanesi

Il Napoli grazie anche alla rimonta nel finale della Roma sul Milan si laurea campione d’inverno, un titolo che non ha nessun valore ma che dovrebbe infondere morale a chi lo raggiunge. E’ la sesta volta che gli azzurri chiudono davanti a tutti nel girone di andata: in due occasioni i partenopei hanno poi festeggiato lo scudetto, ’87 e ’90, nel 1988 il Napoli nel ritorno fu sorpassato dal Milan, veniamo alle annate più recenti ovvero 2016 e 2018 con gli azzurri in testa all’andata e la Juve nel ritorno. Negli ultimi due campionati questo titolo non ha portato bene in quanto nel ’21 il Milan è campione d’inverno e l’Inter è campione d’Italia, nel ’22 viceversa.

A due giornate dal giro di boa gli uomini di Spalletti hanno collezionato 44 punti frutto di 14 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Come è stato ampiamente detto questa estate il Napoli ha voltato pagina salutando Ospina, Ghoulam, Fabian Ruiz, ma soprattutto Koulibaly, Mertens e Lorenzo Insigne. Gli arrivi di Kim e Olivera in difesa, Ndombele a centrocampo e di Kvara, Raspadori e Simeone in attacco hanno portato entusiamo, qualità e punti. Mister Spalletti, al suo secondo anno sulla panchina azzurra, è deciso più che mai a conquistare lo scudetto in Italia che manca nella sua bacheca personale. Gioco, determinazione, gol, per ora non manca quasi nulla a questo gruppo, ma le due domande che in molti si fanno e si faranno sono la seguenti? Una squadra come il Napoli non abituata ad arrivare prima in campionato reggerà la pressione e taglierà il traguardo prima di tutte? Quali sono le avversarie più toste? Nella prima risposta è la storia che risponde ovvero che non è assolutamente scontata la vittoria finale visto che escluse le tre grandi del nord l’ultimo tricolore vinto da una squadra non di altissima fascia è datato 2001, ci riuscì la Roma. La seconda risposta attinge dalla prima ovvero: le avversarie sono quelle storiche, Juve a -7, Milan a -7 e Inter a -10. I bianconeri non hanno un gioco brillante, soffrono, non prevalgono spesso in maniera netta sugli avversari eppure arrivano allo scontro diretto con il Napoli in programma venerdì allo stadio Maradona con 8 vittorie di fila di cui ben 5 per uno a zero. Una partenza complicata per il gruppo di mister Allegri ma questa risalita ha sorpreso un po’ tutti. Venerdì il Napoli però ha la possibilità di spedire la vecchia signora a -10, una occasione ghiotta, anche il pareggio in questo momento non sarebbe un risultato negativo per i partenopei. Il Milan è campione in carica e farà di tutto per difendere il titolo, ma alcuni alti e bassi di troppo in questa stagione possono costare caro al tecnico Pioli e ai suoi giocatori. Infine c’è l’Inter, unica squadra capace di battere il Napoli, che però ha sperperato a più riprese. Simone Inzaghi invece di assumersi le responsabilità per degli errori da lui commessi cerca sempre delle scuse, degli alibi, addirittura in pochi giorni è passato da ‘il calcio migliorerà quando non parleremo più di arbitri’, dopo la vittoria proprio contro il Napoli, a ‘l’arbitro ha commesso un grave errore’, dopo il pareggio con il Monza. Chissà perché ha cambiato idea quando gli errori hanno penalizzato la sua squadra e non quella avversaria…e non è assolutamente la prima volta che accade…

Per il Napoli i punti di forza sono Meret tra i pali, un portere promettente che però ad un certo punto si era un po’ smarrito mentre ora è tornato alla ribalta, Di Lorenzo e Kim sono le certezze in difesa, a centrocampo Zielinski, Lobotka e Anguissa, che ogni tanto si contendono in tre due posti, e Osimhen e Kvara in avanti.

I tifosi azzurri sperano che dopo aver visto trionfare nel Mondiale l’Argentina senza Maradona in campo sia la volta del Napoli in campionato. Un sogno atteso dal 1990.

Fonte foto: SportFace.it

Stefano Rizzo

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Giornalista e laureato in Scienze della Comunicazione

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