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Il calcio ai raggi K

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Quali squadre di serie A hanno deluso e quali stupito in un ipotetico stop and go in questo mese di febbraio (2326 turno)? Che tipo di rigore ha tirato in Champions League Cristiano Ronaldo contro il PSG?

Go:

Il Napoli le vince di nuovo tutte, mettendo in cassaforte i risultati nel derby testa-coda col Benevento (ben 59 punti tra le due), contro la Lazio, la Spal e il Cagliari. Dice bye bye ai sogni europei però: a nulla è valso il 2-0 in casa del Lipsia per ribaltare il brutto 3-1 subìto nella gara di andata del San Paolo nei sedicesimi di Europa League. Dall’altro la Juve si diverte al tirassegno col Sassuolo, schiantato per 7-0, vince senza problemi contro Fiorentina e Toro. Centrata la quarta finale consecutiva di Coppa Italia, dopo aver sbaragliato con un rigore alquanto generoso l’Atalanta (beffata in Europa anche dal Borussua Dortmund), dovrà stare attenta al Tottenham, che è riuscita a rimontare due gol allo Juventus Stadium (di cui uno firmato da Kane dal ruolino di marcia impressionante -34 centri in 35 partite tra campionato e coppe). Entrambe sono attese stasera alla doppia sfida con le romane. A infiammare gli animi ci pensa Khedira: “Il duello per lo scudetto è eccitante. Noi però abbiamo 20 giocatori di alto livello, non solo 11, abbiamo vinto molto più del Napoli e la fame non ci manca mai”. Dal tandem in campionato al doblete – debacle in Europa?

Il Milan si ferma a Udine (ci mette lo zampino proprio l’ex rossonero Oddo) per ripartire in quarta: Spal, Sampdoria e Roma battute. D’altronde Ringhio lo aveva detto: “L’esperienza si conquista anche prendendo legnate sui denti”. Molto soddisfatto è Berlusconi, non solo dei risultati, ma anche della gestione del gruppo da parte di Rino, anche se continua a mal digerire l’assetto tattico con due ali lunghe e una sola punta. Mirabelli si sbilancia: “Non riesco ad immaginare un Milan senza Gattuso”. Finale Coppa Italia conquistata (sfiderà la Juve il 9 maggio all’Olimpico) e, archiviata la pratica Ludogorets, obiettivo ottavi di finale Europa League centrato. Quello che stupisce è lo score, giunta a 13 risultati positivi tra campionato e coppe: 3 pareggi, 10 vittorie, 6 nelle ultime 6 senza mai prendere gol. Musica per le orecchie rossonere, tornate al piacevole ascolto, dopo un inizio stonato. Per proseguire nella sinfonia manca giusto la ciliegina del derby. Tutti pazzi per Ringhio Star

Inzaghi lo aveva detto: “Veniamo da sei mesi straordinari ma il difficile arriveora con un ciclo interminabile di partite”. Superata la prova Europa League contro la Steaua Bucarest (da segnalare la super impresa di Immobile, primo italiano a segnare una tripletta in Europa League), ma non quella di Coppa Italia (la lotteria dei rigori favorisce gli uomini di Gattuso ma la Lazio esce a testa alta), in campionato salta gli ostacoli Verona e Sassuolo, arrendendosi alla capolista Napoli e alla bestia nera Genoa dell’ex biancoceleste Ballardini. Alla Lazio spetta battere agli ottavi di finale gli ucraini della Dinamo Kiev, avversari più che abbordabili, e difendere il terzo posto in campionato. Inter e Roma sono col fiato sul collo. Basta un exploit di Immobile (con 58 gol ha superato Inzaghi (55) e Casiraghi (56) nella classifica marcatori biancocelesti all-time e punta Klose, distante solo 6 reti) e tutto passa. Ciro Furia a cavallo del West che va più forte di un jet

Nel limbo

La pazza Inter, dopo il pareggio col Crotone, dà flebili segnali di ripresa, con un calendario facile: Bologna, Genoa (anche se c’è da dire che non veniva battuto il Grifone in casa dai tempi di Claudio Ranieri) e Benevento le sue vittime. Tra l’hashtag #Ausilioout e il tormentone “where is Suning?” il tifoso vip Enrico Mentana tuona: “E’ una società abbandonata a se stessa. Il presidente vive a chilometri di distanza, come il proprietario. Suo figlio, un bravissimo ragazzo di vent’anni che gira con una macchina che costa quanto mezza difesa del Benevento, non capisce cosa succede in campo. L’allenatore e la squadra vengono così lasciati liberi di sbagliare.” Una luce in fondo al tunnel potrebbe essere il neo-acquisto Rafinha che scomoda addirittura Victor Hugo via Instagram: “Il futuro ha molti nomi. Per i deboli è l’impossibile. Per i timorosi l’ignoto. Per i coraggiosi l’opportunità. Ora più che mai forza Inter”. Occhio al derby di domani sera, in termini di classifica e morale, perché i cugini nel 2018 hanno già rosicchiato 11 punti: un monito che deve essere un’opportunità. I tifosi, non miserabili, sperano torni una Victor Inter

Stop:

A salire sul palco degli imputati è la Roma, ormai precipitata stabilmente al quinto posto. Da una parte le vittorie contro Verona, Benevento e Udinese, dall’altra la sconfitta contro il Milan e la figuraccia contro lo Shakhtar Donetsk (sotto accusa i 4 big De Rossi, Strootman, Nainggolan e Florenzi, con Alisson costretto agli straordinari, ma soprattutto l’atteggiamento bipolare della squadra). Ne sono consapevoli Monchi: “Io per primo non cerco alibi” e Di Francesco: “Il primo responsabile sono io. Tutti dobbiamo crescere a livello individuale”. In effetti una nota positiva, molto individuale, c’è. Si è sbloccato Under, che Eusebio paragona all’ex areoplanino: “Prepara il tiro nascondendo il piede, proprio come faceva Montella”. Per fortuna non nasconde la mano dopo aver lanciato il primo sassogol: “Lo aspettavo da tanto e ne segnerò altri vedrete”. Gengol, accolto dai tifosi come il nuovo Iturbe (ovvero una promessa mancata) e oggi osannato come il futuro Salah, dipinto da Fanatik, uno dei principali quotidiani sportivi turchi, come “Imperatore romano”, è uomo di parola: sono già 5 le reti. La sua esultanza a mò di saluto militare ha riscosso consensi in patria. L’unico ad essere Over è Under

Il calcio oltre la fisica: CR7 non è stato protagonista solo per i due gol rifilati al PSG in Champions League, ma anche per il modo inedito in cui ha calciato il rigore. Ha messo il piede d’appoggio vicino al pallone, generando un “mini terremoto” nella zolla su cui era poggiata la palla, alzandola e calciandola al volo. L’ex compagno ai tempi del Manchester United, Rio Ferdinand, ha rivelato: “Provava spesso a tirarli così. Non so se lo abbia fatto di proposito ma ha sempre avuto questa idea”. Cristiano Ronaldo physique du rôle

Fonte foto: SkySport

Erika Eramo

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