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Calciomercato: Vlahovic il colpo più significativo

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La Juventus è stata l’assoluta protagonista ma anche la Fiorentina può dirsi soddisfatta a livello economico; l’Inter si è rinforzata ulteriormente

La Juve è la regina del mercato invernale 2022. 70 milioni circa per strappare Vlahovic alla Fiorentina più Zakaria il centrocampista svizzero prelevato dal Borussia M’gladbach, aleggerendo il monte ingaggi salutando Bentancur e Kulusevski e girando in prestito al Glasgow Rangers Ramsey.

Vlahovic nel 2021 è stato implacabile, 21 gol nella scorsa stagione in A con la viola e 17 in questo torneo. Numeri importanti per un giovane del 2000. Un investimento notevolissimo per la società bianconera ma allo stesso tempo un affare economico per la Fiorentina visto che rischiava di perdere il giocatore a zero. A far storcere il naso al popolo viola però è soprattutto la destinazione. Dopo Roby Baggio e più recentemente Bernardeschi e Chiesa è stata la volta di Vlahovic, tutti giocatori al centro del progetto gigliato che passano all’acerrima nemica.

L’Inter con quella ‘vecchia volpe’ del dirigente Marotta ha alzato il livello della rosa ulteriormente con Gosens, il quale sarà molto utile sulla fascia, e Caicedo, il re del gol all’ultimo respiro subentrando dalla panchina.

Ha decisamente fatto troppo poco il Napoli, è arrivato solo il difensore Tuanzebe. Praticamente quasi non pervenute il Milan e la Lazio.

Sergio Oliveira nella Roma si è imposto fin da subito e anche Maitland-Niles potrà essere utile a Mourinho.

L’Atalanta ha piazzato il colpo Boga, il quale due stagioni fa aveva mostrato grandi qualità, mentre quest’anno nel Sassuolo non ha trovato la via della rete. Per sostituire Vlahovic in attacco la viola ha calato il tris: Ikonè, Piatek e Arthur Cabral. Fa un certo effetto veder partire, dopo sei anni e mezzo, Pandev dal Genoa, destinazione Parma in B, poco prima del gong che sansisce la fine del mercato invernale. Il Genoa e la Salernitana, guidate da nuove società, hanno praticamente trasformato le proprie rose. Il fondo 777 Partners, sponda rossoblu, e il presidente dei granata Iervolino hanno affidato le manovre di mercato rispettivamente a Spors e Walter Sabatini.

A livello economico la Premier League è stata l’assoluta protagonista del mercato invernale. Dopo l’ingresso in società dei fondi arabi, il Newcastle degli sceicchi è il club che ha investito di più in Inghilterra, nella speranza di potersi tirare fuori quanto prima dalla zona retrocessione. Cento milioni circa spesi anche se non spiccano grandi nomi. L’Everton del nuovo allenatore Lampard ha prelevato i centrocampisti Alli dal Tottenham e van de Beek dal Manchester United. Il Tottenham allenato da Antonio Conte ha puntato sui due ormai ex juventini, Bentancur e Kulusevski, mentre il City ha prenotato per giugno il talento Julian Alvarez del River Plate, lasciando l’attaccante in prestito al River.

In Liga si è mosso soprattutto il Barcellona per centrare almeno il quarto posto. Il difensore Dani Alves e il centrocampista Adama Traorè sono tornati in blaugrana, in attacco sono stati spesi 55 milioni per Ferran Torres e nell’ultimo giorno è arrivato a zero Aubameyang. Si è liberato di Coutinho, prestato all’Aston Villa, mentre non è riuscito a piazzare Dembelè in scadenza di contratto. I due calciatori erano stati acquistati a cifre astronomiche, spesi oltre 100 milioni per ognuno di loro, e non hanno mantentuto le aspettative diventando due flop assoluti, proporzionati al discorso economico. L’attaccante Martial va in prestito al Siviglia.

Non ci sono state grandi manovre nella Bundesliga e nella Ligue1.

Fonte foto: CalcioNapoli24.it

Stefano Rizzo

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Giornalista e laureato in Scienze della Comunicazione

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