Home Curiosità Parma: dall’Arzignanochiampo alla Serie A in tempi record

Parma: dall’Arzignanochiampo alla Serie A in tempi record

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Il gol all’89esimo del Foggia contro il Frosinone regala la promozione diretta alla squadra ducale che batte lo Spezia 0-2

Era il 19 marzo del 2015 quando la società gialloblù fù dichiarata fallita dopo mille peripezie e con imprenditori grotteschi che si spacciavano per salvatori delle patria. La truppa all’epoca allenata da mister Donadoni terminò con dignità il campionato. Una squadra non all’altezza, con diversi problemi di ogni natura e con un -7 in classifica, si piazzò in un’ultima posizione, anche se i punti sul campo erano superiori al Cesena.

Il nuovo Parma ripartì dalla Serie D non sfruttando il famoso ‘Lodo Petrucci’ che garantiva alle società fallite di retrocedere di una sola categoria.

Un gruppo di imprenditori capitanato da Barilla, il re della pasta.

All’ex storico mister dei gialloblù Nevio Scala gli venne affidato il ruolo di Presidente, mentre all’ex giocatore parmense Apolloni quello di mister. La fascia di capitano restò sul braccio di Alessandro Lucarelli (in campo anche ieri come titolare nonostante sia vicinissimo nel soffiare 41 candeline).

In tre anni il Parma conquista tre promozioni. L’anno scorso infatti vinse lo spareggio contro l’Alessandria con mister D’Aversa subentrato in corsa.

Ieri perciò si è chiuso il cerchio di questa favola a lieto fine.

Il gol di Floriano del Foggia all’89esimo contro il Frosinone ha permesso ai gialloblù di agganciare la compagine ciociara e di balzare in A per via degli scontri diretti a favore.

Il Foggia non aveva più nulla da chiedere al campionato ma ha onorato il torneo con tanta professionalità. Per il Frosinone si tratta di una beffa amara che già assaporò nella scorsa stagione quando chiuse con gli stessi punti dell’Hellas Verona ma non volò in A nè direttamente (sempre in virtù degli scontri diretti) e nè attraverso i play off.

Nel frattempo il Parma passò in mano ai cinesi lo scorso anno e come uomo immagine fu scelto l’ex bomber gialloblù Crespo.

Questa maglia dal 1990, l’anno della prima volta in A per il Parma, è stata indossata da grandissimi campioni come Crespo appunto, Gilardino, Zola, Chiesa, Asprilla, Benarrivo, Fabio Cannavaro, Dino Baggio, Buffon, Thuram e Veron. Con un palmares internazionale secondo in Italia solo ai tre grandi club del Nord. Una Coppa delle Coppe, 2 Coppe Uefa e una SuperCoppa europea.

Pertanto con un blasone del genere il prossimo obiettivo non può essere che l’Europa.

Parmafanzine.it

Stefano Rizzo

 

 

 

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