Oggi è un giorno speciale per la capitale che celebra il capitano romano e romanista, colui che è stato capace d’incarnare in toto la passione giallorossa, cambiando la storia della sua città. Ho voluto omaggiarlo con una simpatica poesia
Il nostro amico Alberto Mandolesi, ispirato dalla dea Eupalla, quel famoso 28 marzo 1993, giorno del debutto, disse: “E’un momento storico per la Roma. Ha appena esordito il giovane Francesco Totti”. Chi mai avrebbe immaginato però che quel 16enne sarebbe diventato la bandiera intramontabile, il punto di riferimento imprescindibile per intere generazioni e che oggi a 40 anni potesse ancora fare la Differenza? Auguri per tutto ciò che rappresenti: l’attaccamento alla maglia, la professionalità, l’arte dell’assist e del gol, il carisma e lo spirito di sacrificio. Parafrasando una celebre canzone di Jovanotti (che per inciso oggi ne compie 50) sei diventato “l’ombelico del mondo”, anzi l’ombelico al quadrato perché Roma è il centro culturale e spirituale per eccellenza.
4X10 Francesco Totti
C’era na vorta un regazzino de Porta Metronia co na passione
Pare quanno coreva volesse dì: “Sarò er campione!”
Sor Magara ci aveva visto proprio giusto
Tecnica, visione der gioco e volontà…mica solo un ber fusto
Boskov a Brescia a soli 16 anni gli fa sostituì Rizzitelli
Di lui dice: “in allenamento metteva in fila noi e artri pischelli”
Ecco la Sampdoria ner destino illuminato
Esordio dal 1’ sia in Coppa Italia che in campionato
Arriva er gol sotto la curva Nord contro er Foggia
Da lì in poi co la “Maggica” 305 ne sfoggia
Er 31 ottobre 1998 compare la fascia da capitano
Aldair la cede perché, ormai se sa, co Francesco se va lontano
Nel 2001 scudetto e Supercoppa Italiana
Co Batistuta e Montella…pe marcalli tocca fa la gincana
Nel 2006 er mondiale benedetto e gioconno
Se rimette dall’infortunio e bacia la Coppa del Monno
Nel 2007 un’altra SuperCoppa cor titolo de capocannoniere
Momento top, Scarpa d’Oro e tutti a tacere
L’anno dopo artra Coppa e premio dell’Unione stampa sportiva
L’omaggio è ar core de Roma, alla prestazione sempre decisiva
Er pupone ne ha fatta de strada
Difficile fa na selezione pe chi der calcio è rugiada
Perché mentre l’artri fanno li smargiassi
Tu hai avuto la standing ovation a San Siro e ar Marassi
Quante vorte hai gettato gli avversari nello sconforto, nello strazio
Ve li ricordate i pallonetti all’Inter e alla Lazio?
L’esterno destro al Milan e la volée alla Sampdoria
Ho sempre pensato: “Che Dio te abbia in gloria”
Er cucchiaio a Buffon e a Van der Sar è marchio de fabbrica
Quer “corpo sotto” come l’esultanza che è semplicemente unica
Da cameraman al serfie ar ciuccio in bocca
Alle magliette esibite co dedica a chi tocca
Dal “Stai sempre a parlà…” al “Vi ho purgato ancora”
Una carrellata di gioie e er tifoso sempre più se innamora
Sta poesia è poca cosa de fronte a ‘n monumento
Sei meglio der Colosseo e nun mento
Perché te sei Roma incarnata e pure disegnata
Sui muri e nei cuori della gente ammaliata
Che dici? Er prossimo anno smetti?
Nun fa scherzi, è na barzelletta…ce scommetti?
Auguri all’ “ombelico del mondo…è qui che nasce l’energia, centro nevralgico del nuovo mondo, da qui che parte ogni nuova via, dalle province del grande impero, sento una voce che si sta alzando, questo è l’ombelico del mondo e noi stiamo già ballando…questo è l’ombelico del mondo…”.
Auguri Francesco, auguri Capitano, auguri Leggenda.
Foto presa da: Facebook
Erika Eramo