Nel giorno del compleanno del Divin Codino riportiamo gli auguri di chi ha giocato con lui nella Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia
Juventus
Dario Bonetti: “Mi ha sempre colpito la tua semplicità, timidezza, sensibilità e riservatezza. Quando sei passato alla Juve eri giù un campionissimo. Questo è un paese che va al contrario: gente come te, Maldini, Rivera dovrebbe ricoprire ruoli decisionali nel calcio perché sei –siete- un punto di riferimento. Non siamo capaci di darti un ruolo che ti spetta”
Angelo Di Livio: “Il mio è un ricordo di uno straordinario compagno di squadra e di un fenomeno. Siccome eri genuino e alla mano abbiamo legato subito”
Luca Fusi: “Ho un bellissimo ricordo di una persona eccezionale. Custodisco gelosamente il cappellino che mi hai regalato -come hai fatto anche con tutti gli altri- nello spogliatoio”
Sergio Porrini: “Auguroni ad uno dei giocatori più forti ed estrosi che abbiamo mai avuto. Sei una di quelle bandiere amate non solo dai tifosi, ma da tutti i buongustai del calcio. Ti ricordo fin dalla prime giocate sopraffine alla Fiorentina. In pochi anni abbiamo vinto tanti trofei insieme. Il tuo è un ricordo estremamente piacevole”
Fabrizio Ravanelli: “Sono stato onorato di aver giocato con te perché sei il più forte. Avevi una potenza fisica devastante nonostante i problemi. Gli anni della Coppa Uefa ‘92-‘93 hai raggiunto l’apice della condizione. Poi sei stato il capocannoniere del Mondiale ‘94. Avevi grandi qualità sia come finalizzatore che nell’ultimo passaggio. Da quando sei venuto in camera con me ti sono arrivati tutti i capelli bianchi (ride)”
Moreno Torricelli: “Il primo ricordo che ho di te è il soprannome che mi avevi affibbiato dati i miei trascorsi da falegname. Mi avevi chiamato Geppetto. Questo nomignolo mi ha accompagnato sempre. Eri il più forte. Ti ho visto nella tua massima espressione, ovvero durante gli allenamenti. Eri fenomenale da tutti i punti di vista -sempre disponibile e simpatico- e calcisticamente il numero 1. Non a caso hai vinto il Pallone d’oro”
Milan
Mario Ielpo: “Vorrei raccontare un episodio da spogliatoio perché sei veramente simpatico e scherzoso. Ho un figlio che ora ha 25 anni. Allora ne aveva 7. Quando lo pesavamo sulla bilancia facevi il classico scherzo di aggiungere il piede per farlo pesare di più. Senza problemi fisici saresti stato il più forte di tutti. Ti saluto tanto”
Christian Panucci: “Un giocatore unico per qualità con una umiltà e semplicità incredibile”
Bologna
Daniele Carnasciali: “Ho fatto 50 anni prima di te, quindi per una volta sei arrivato secondo (ride). Sei il giocatore italiano più forte di tutti i tempi e tra i più grandi al mondo. Ho avuto il piacere di giocare con i miti – Costacurta, Maldini, Baresi- ma tu sei unico, tanto più perché hai giocato con tanti problemi fisici. Cosa sarebbe stato Baggio senza quei problemi alle ginocchia?”
Davide Fontolan: “Sei stato il più forte degli ultimi 20 anni. Mi dispiace che non sei più nel calcio (non so se perché ti hanno segato o ti sei fatto fuori da solo). Ti auguro di rientrare nel mondo del calcio perché c’è bisogno di qualcuno che sa di calcio e che ha fatto grande il nome dell’Italia proprio come te”
Inter
Marco Ballotta: “Ho subito parecchi gol da te perché eri imprevedibile. Non mi fa piacere ricordarlo ma mi fa piacere ricordare te che sei uno dei campioni più forti di sempre”
Ciccio Colonnese: “Un campione indimenticabile dalle ginocchia fragili e dall’enorme talento e umiltà. E’ stato bellissimo giocare con te che avevi la costante voglia di dimostrare di essere il numero uno. Un saluto affettuoso”
Gigi Di Biagio: “Sono stato fortunato ad aver giocato tanto tempo con te: nell’Inter, nel Brescia e in Nazionale. Sarò banale ma la tua semplicità è la cosa più grande (oltre alle doti calcistiche)”
Brescia
Matteo Brighi: “Ti vedevo come il simbolo della Nazionale e passare dall’ammirarti sull’album di figurine a giocare con te è stata un’emozione. Ero solo un ragazzino e tu all’ultimo anno di carriera. Ti osservavo in tutto, da come calciavi a come trattavi tutti quanti. Auguri”
Alessandro Calori: “Ricordo con affetto due cose che fanno capire la tua umiltà e simpatia. Quando sei arrivato a Brescia mi hai detto: “Io porto la fascia ma tu fai il capitano nello spogliatoio”. Poi io ti chiamavo “gamba corta” e tu di rimando “gamba media”. Hai sempre scherzato!”
Dario Dainelli: “Ero un ragazzo ai primi anni di A e ti vedevo come un campione. Anche se ero in imbarazzo mi mettevi a mio agio. Anche con Toni scherzavamo sempre sulle barzellette che ci raccontavi. Qualsiasi cosa veniva da te era giusta e ci faceva ridere a prescindere”
Antonio Filippini: “Come giocatore avevi grandi qualità in campo. Poi c’erano anche quelle extra-calcistiche. Ci accomuna la stessa passione per la musica e Bruce Springsteen. Siamo andati insieme ai concerti di Bologna e Milano. La vedevamo uguale anche fuori dal campo”
Filippo Maniero: “E’ superfluo dire che sei stato un grande calciatore. La vera grandezza è fuori: non hai mai fatto pesare il tuo nome. Ogni tanto ci sentiamo. Per te il rapporto di amicizia è più importante di quello che hai costruito nel calcio”
Fabio Petruzzi: “Con te sono stati 4 anni splendidi al Brescia. Sei un ragazzo d’oro. Sei sempre stato scherzoso, allegro, il compagno ideale da avere nello spogliatoio. Sognavo uno così. Nonostante i tanti attestati di stima da parte dei fans ti sei sempre contraddistinto per umiltà. Sei uno dei più grandi”
L’attuale allenatore del Vicenza e tuo ex compagno al Brescia
Pierpaolo Bisoli: “Sei una persona squisita e umile che non ha mai fatto pesare il suo grande valore. Ora mi trovo nella tua città a cui sei molto legato. Spero di portare a compimento la salvezza del Vicenza”
L’attuale allenatore del Brescia:
Cristian Brocchi: “Vivendoti come avversario ho sempre avuto la sensazione che eri fuori dalla norma: elegante, umile e spontaneo. Sei uno di quelli che mette soggezione però il tuo comportamento umile toglie questa sensazione”
Foto prese da Google e Facebook
Erika Eramo