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Luciano Marangon: “L’Inter è la più forte e lo sta dimostrando”

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L’ex difensore analizza la parte alta della classifica, poi uno sguardo va anche al Verona e non mancano di certo i ricordi legati alla sua carriera

Per la prima intervista del 2022 abbiamo scelto Luciano Marangon, ex difensore tra gli anni settanta e ottanta del Vicenza, del Napoli, della Roma, del Verona e dell’Inter. Con l’Hellas Verona si è laureato campione d’Italia nel 1985. Vive a Ibiza da dieci anni circa e ha affermato: “Le persone qui vanno a dormire col sorriso e si svegliano col sorriso. E’ un posto in cui si vive benissimo”.

Quali sono i meriti dell’Inter per questo titolo d’inverno?

E’ la squadra più amalgamata, più forte e lo sta dimostrando. Simone Inzaghi sta svolgendo un ottimo lavoro, ha un’idea di gioco ben precisa. 4 punti però sul Milan non sono tanti e tutto può succedere.

Come valuta questo calo del Milan e del Napoli?

Sono due squadre che hanno alcuni limiti, sono entrambe inferiori all’Inter. Ad aprile sarà tutto più chiaro per quel che riguarda la classifica.

La Juve può andare lontano in Champions e cogliere il quarto posto?

Ci sono delle difficoltà ma arriverà almeno quarta. In Champions può passare il turno contro il Villarreal ma non è competitiva per certi livelli.

Si aspettava di più dalla Roma di Mourinho?

Sono i giocatori che vanno in campo, l’allenatore può incidere ma se il livello della squadra giallorossa è di seconda fascia i risultati sono questi. La società deve avere pazienza e dare fiducia a Mourinho anche per i prossimi anni.

Cosa manca all’Atalanta per essere come il Verona del 1985?

La società non ha costruito una squadra per vincere, ma per competere per le prime posizioni senza ambire al primo posto. Non è semplice ribaltare le gerarchie come fece il mio Verona.

A proposito di Hellas Verona, cosa spera per il girone di ritorno?

Di salvarsi tranquillamente, cosa che avverrà sicuramente, e di toglierci altre belle soddisfazioni.

E’ stato bravo Tudor, è un tecnico che sa trasmettere al gruppo la propria forza e i risultati lo testimoniano.

Le sue partite più belle di quell’annata storica con la maglia del Verona?

Partita dopo partita abbiamo tutti insieme costruito qualcosa di strepitoso.

Alcuni ricordi legati alle altre esperienze?

Ho giocato in squadre importanti come il Napoli, la Roma e l’Inter, in nerazzurro ho avuto diversi infortuni per poi smettere. Un ricordo speciale va a Pablito Rossi, con lui ho condiviso l’esperienza nella Juve Primavera e nel Vicenza raggiungendo il secondo posto finale nella stagione 1977/78. E’ come se avessi perso un fratello, ma è presente nei miei pensieri. Siamo stati in contatto fino all’ultimo. Ha lottato contro il male con grande forza. E’ stato un ottimo giocatore, una persona d’oro. Sono orgoglioso e felice di averlo avuto come compagno di squadra.

Luciano Marangon e Paolo Rossi nel Vicenza

Fonti foto: CalcioHellas.it; eBay.it; CorrieredelVeneto.Corriere.it

Stefano Rizzo

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