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Inizia l’era Fonseca al Milan: come cambia la squadra

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L’addio di Stefano Pioli sulla panchina del club ha inevitabilmente chiuso un ciclo per i rossoneri, che hanno riassaporato lo scudetto nell’anno 2021-2022, ma non è stato l’unico traguardo raggiunto

Nel complesso i cinque anni di mister Pioli sono stati soddisfacenti, tornando anche nell’élite della Champions League (nel 2023, infatti, ha raggiunto le semifinali). I numeri indicano 130 vittorie e 52 ko, statistiche che mister Paulo Fonseca dovrà necessariamente migliorare per non far rimpiangere il predecessore. L’obiettivo minimo è quello di conquistare un posto per la prossima Champions League secondo analisti e addetti ai lavori, coloro che redigono recensioni Fastbet, statistiche e tanto altro a tema calcistico. Non va però dimenticato che i rossoneri hanno chiuso la passata stagione in seconda posizione, potrebbe perciò non essere semplice fare meglio.

L’addio di Pioli era nell’aria ma di certo non era previsto l’arrivo del tecnico portoghese, il cui annuncio ha dato via a diverse contestazioni da parte del tifo organizzato. L’allenatore lusitano torna in Italia dopo l’esperienza sulla panchina della Roma: per lui il Milan ha messo sul piatto 3 milioni di euro a stagione per 3 anni. L’unico giudice sarà poi il campo, ma per ora il neo allenatore del Diavolo ha dalla sua parte la dirigenza rossonera al gran completo, con Ibrahimovic come primo sponsor. Fin dalla prima conferenza stampa il tecnico ha ribadito come sia necessario l’innesto di diversi giocatori, in primo luogo in attacco, già punto debole della passata stagione e ora orfano dell’esperto Olivier Giroud (volato nella MLS). Il rinforzo numero uno è Alvaro Morata, reduce dalla vittoria (da capitano) con la Spagna e liberatosi dall’Atletico Madrid per una cifra tutto sommato contenuta, poco più di 10 milioni di euro. Si è invece chiusa la telenovela legata a Joshua Zirkzee: l’ormai ex attaccante del Bologna è volato in Premier League nel Manchester United.

Mister Fonseca è rimasto a lungo focalizzato sul reparto offensivo nel corso della conferenza stampa di presentazione anche perché ha ribadito che il suo sarà un gioco basato sull’attacco. L’obiettivo è quello di creare un gruppo capace di pressare a tutto campo e votato al gioco. Il punto fermo del reparto, a parte il neo arrivato Morata, è senza dubbio Rafael Leao, protagonista di un Europeo tra luci e ombre con la maglia del Portogallo. Sono invece confermate le voci relative a Divock Origi: il nuovo attacco non conterà sul 29enne belga, aggregato al Milan Futuro in vista di un’ipotetica nuova sistemazione.

Il reparto che offre maggiori certezze è senza dubbio quello arretrato. Appare come intoccabile il portiere Mike Maignan, ma anche la linea dei difensori centrali si mostra come già delineata: Fikayo Tomori, Malick Thiaw, Pierre Kalulu e Matteo Gabbia sembrano essere tutti riconfermati, l’unico dubbio in più riguarda proprio quest’ultimo. Theo Hernandez è l’altro grande pilastro della rosa e sul fronte opposto i tifosi rossoneri vedranno agire probabilmente Alex Jiménez. Qualche dubbio in più si ha invece a proposito del centrocampo, con il Diavolo che sembra stia sondando il terreno per diversi nomi. Spicca senza dubbio quello di Adrien Rabiot: il centrale francese è arrivato a scadenza di contratto con la Juventus e ha scelto di non rinnovare, nonostante la proposta fattagli dalla dirigenza bianconera. Il Milan sembra però essere più vicino a Youssouf Fofana, centrale 25enne del Monaco, valutato all’incirca 30 milioni di euro.

Fonte foto: OneFootball.com

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