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Ivan Pelizzoli: “Alisson da blindare”

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Abbiamo intervistato il portiere bergamasco, alla Roma dal 2001 al 2005, vincitore della Supercoppa Italiana proprio con i giallorossi, e bronzo olimpico ad Atene 2004

Ivan Pelizzoli, prodotto del vivaio atalantino, esordisce in Serie A proprio con gli orobici, neanche ventenne, il 5 novembre 2000 a San Siro contro il Milan. Dopo una stagione esaltante, la Roma di Capello lo acquista per 27 miliardi di lire. Qui avverrà la definitiva consacrazione.

Quali ricordi le vengono in mente quando pensa all’esperienza in giallorosso?

“A Roma ho vissuto quattro anni, togliendomi molte soddisfazioni. Appena arrivato conquistai la Supercoppa Italiana ai danni della Fiorentina. Poi è arrivato l’esordio in Champions League contro il Real Madrid. Nella stagione 2003\2004 vinsi la Saracinesca d’Oro, risultando il portiere meno battuto d’Europa.”

A quale partita è rimasto più legato?

“Roma-Juventus 4-0, 8 febbraio 2004. Sul 3-0 parai il rigore a Trezeguet. Carlo Zampa, insieme a tutto lo stadio, gridò il mio nome ed io rimasi molto emozionato.”

Considerazioni sulla Roma targata Di Francesco.

“Gioca un buon calcio. Ha attraversato un periodo non brillantissimo soprattutto tra dicembre e gennaio. Dopo la recente sconfitta contro il Milan, si è ripresa alla grande.”

Qual è il portiere più forte di questa Serie A?

“Ce ne sono tanti. Buffon ovviamente è tra i migliori. Alisson senza dubbio, ha enormi qualità. La Roma, salvo clamorose offerte, lo dovrebbe blindare.”

Vede in Donnarumma l’erede di Buffon?

“Ha tutte le carte in regola per poterlo diventare. E’ un portiere di grande prestanza fisica e personalità. Donnarumma a parte, mi piace molto Perin, altro estremo difensore italiano di indubbio valore.”

Dopo lo stop contro la Roma, quante chance ha ancora il Napoli di vincere lo scudetto?

“Gli azzurri possono tener testa alla Juve, per la loro grande qualità. Il non essere abituato a vincere e le pressioni dall’esterno però, possono influire in negativo.”

Tra i club più in vista, nella nostra Serie A, spicca l’Atalanta: quali sono stati i fattori che hanno portato alla ribalta la società di Percassi?

“L’Atalanta opera a 360 gradi, a partire dalla ristrutturazione del centro sportivo di Zingonia. Si è data grande importanza ai giovani, investendo molto sul vivaio. In questi ultimi anni si è creato un perfetto mix tra calciatori emergenti ed esperti. Complimenti anche a Gasperini che, appena arrivato, ha dato gioco e soprattutto un’identità alla squadra.”

Si può aprire un ciclo?

“L’Atalanta ha una base solida, fatta di ottimi giocatori. In futuro, qualora risultasse necessario vendere i big, sarebbe opportuno rimpiazzarli con giovani di prospettiva.”

Ringrazio Pelizzoli per essersi concesso a questa intervista con grande disponibilità e partecipazione.

Alessio Zanoletti

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