Home Interviste in Esclusiva Massimo Agostini: “La Juventus ha permesso a CR7 di esprimersi al meglio”

Massimo Agostini: “La Juventus ha permesso a CR7 di esprimersi al meglio”

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L’ex attaccante: “La batosta subita dai bianconeri potrà servire alla Roma”

L’ex punta è intervenuta ai microfoni di passionedelcalcio per disquisire su vari argomenti. Agostini tra gli anni ’80 e ’90 ha indossato le maglie, tra le altre, della Roma, del Milan e del Napoli.

Ieri la Juventus ha perso più per suoi demeriti o perchè Cristiano Ronaldo è troppo forte?

La Juve per crescere anche in Europa non si deve nascondere. La retroguardia bianconera ha commesso gravi errori che pregiudicheranno il proseguimento in questa competizione. La difesa si è fatta trovare scoperta dopo soli due minuti. E’ inammisibile a certi livelli. CR7 ha realizzato una rete da sogno ma come mai era così libero? L’azione inoltre è nata per delle sbavature dell’intero reparto bianconero. In Italia la Juventus padroneggia da anni ma in Europa pecca troppo. In alcuni frangenti non vedo la cattiveria agonistica da parte di alcuni giocatori, cosa che non accade nel nostro campionato. La vecchia signora era in soggezione di fronte al Real Madrid.

La Roma in che modo può evitare brutte figure contro il Barcellona?

Tutto il gruppo giallorosso avrà visto la sfida di ieri. La batosta rimediata dalla Juve può aiutare la Roma. Gli uomini di Di Francesco dovranno essere aggressivi e guastare il gioco del Barça. Devono cercare di chiudere tutti gli spazi. Ci vuole intensità.

La Juve ora si concentrerà meglio sul campionato oppure potrà pagare dazio a livello psicologico?

E’ talemente abituata a vincere in Italia che non avrà problemi a calarsi immediatamente nelle dinamiche del campionato. Può centrare entrambi gli obiettivi ovvero scudetto e Coppa Italia. In Italia però il livello è più basso rispetto ad una volta dove alzavamo i trofei in Europa.

Chi parte favorito nel derby?

L’Inter perchè è in ripresa e sta ritrovando gli equilibri giusti.

Non vorrei che la sconfitta contro la Juve abbia tolto un po’ di morale ed entusiasmo al gruppo rossonero.

Roma, Milan o Napoli, dove si è espresso meglio?

A Roma ero troppo giovane. Nel Milan ero chiuso da Van Basten, Gullit, Massaro e Marco Simone. Nel Napoli invece ho trovato più continuità. Comunque ho sempre cercato di dare il massimo per la causa.

Un rimpianto?

Il non essere mai stato convocato per la Nazionale. Ho giocato in un’epoca in cui in attacco c’erano i vari Vialli, Schillaci, Mancini, Roby Baggio, Carnevale, Serena, Zola, Massaro, Signori, Casiraghi etc. Comunque non mi posso lamentare avendo disputato 20 anni di carriera ad alti livelli.

Il suo più bel gol?

Il 4-4 che ho realizzato a Genova contro i rossoblù con la maglia dell’Ancona nel ’93. Centofanti con una sforbiciata ha colto la traversa con Tacconi battuto, poi sono stato abile nel provare la rovesciata ed è andata bene.

La rete più iportante invece l’ho siglata nell’ultima giornata di campionato nel 1990. Cesena-Verona 1-0 e quel mio gol valse la salvezza.

Perchè è soprannominato Condor?

Patrizio Sala, che vinse uno Scudetto con il Torino, era passato al Cesena e io facevo parte delle giovanili della squadra romagnola.

Lui mi vide giocare e mi disse: ‘Sei un condor, perchè sei un rapace dell’area di rigore, sei magrolino e hai il naso aquilino’.

Come nasce la passione per il Beach Soccer?

Quando mi traferii al Forlì. Ho vinto 2 campionati con i Cavalieri del Mare e un Europeo con la Nazionale italiana. Ho ricoperto anche il ruolo del C.T.

Ora Costacurta mi ha nominato Capo Delegazione della Nazionale.

Fonte foto: Altarimini.it

Stefano Rizzo

 

 

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