Eder ai supplementari regala al Portogallo il primo europeo della sua storia, delusione Francia davanti ai propri tifosi
L’europeo delle rivincite si conclude con un epilogo che in pochi si sarebbero aspettati. Dopo la Germania che batte l’Italia per la prima volta nella sua storia, dopo la Francia che ha la meglio sulla Germania a distanza di 40 anni, anche il Portogallo si prende la sua rivincita contro quella che, se non era una bestia nera, ci andava molto vicino. Batte la Francia in casa della Francia, dopo aver a sua volta perso in casa dodici anni fa con la Grecia. Il cerchio si chiude ed il karma sceglie un protagonista inatteso per compiere la sua opera. Con Cristiano Ronaldo uscito a meta’ del primo tempo per un infortunio, e’ il semisconosciuto Eder l’uomo del destino. E’ stato l’europeo dei grandi centravanti e la finale di stasera lo ha confermato. Vediamo la cronaca e le dichiarazioni dei protagonisti.
LA CRONACA
La finale comincia con un’occasione per parte: prima Nani calcia alto su lancio di Cedric, poi Griezmann su suggerimento di Payet colpisce di testa in maniera precisa, ma Rui Patricio e’ bravo ad alzare sopra la traversa. La Francia comincia a prendere campo e lo fa grazie alle progressioni di un incontenibile Sissokho, che per due volte semina il panico nel centrocampo portoghese, ma poi non e’ preciso e calcia alto. Al 24′ si rivede il Portogallo con Adrien Silva che calcia a lato su respinta difettosa della difesa transalpina, ma è un episodio isolato. Il 26′ e’ un minuto cardine del match: Ronaldo, colpito duro da Payet nei primi minuti, non ce la fa ed esce per un problema al collaterale. Entra Quaresma, ma la formazione di Santos, orfana del suo fenomeno, si chiude ancora di più’ in difesa e concede alla Francia solo un tiro di Sissokho, respinto centralmente da Rui Patricio. Nel primo tempo non succede più’ nulla e le due squadre vanno a riposo sullo 0-0.
Nel secondo tempo partita bloccata nei primi 15 minuti. La Francia fa la partita ma il Portogallo da la sensazione di poter far male in qualunque momento con ripartenze pericolose. Al minuto 58′ cambia la partita: Coman subentra a Payet e ispira subito i galletti cambiando ritmo della gara e servendo palloni precisi (sarà uno dei migliori in campo insieme a uno straripante Sissoko). Tra le migliori occasioni un colpo di testa di Griezmann che sfiora la traversa da due passi dopo essersi buttato dentro senza paura. I Lusitani rimangono in gara grazie soprattutto a due splendidi interventi di Rui Patricio, prima sul diagonale di Giroud, poi su una bordata da fuori di Sissoko. La migliore occasione dei bleus è però quella di Ginac, entrato al posto di Giroud, che raccoglie un pallone filtrante, si smarca con un movimento da vero centravanti mettendo a sedere il difensore e incrocia colpendo il legno in pieno recupero.
SUPPLEMENTARI
Nel primo tempo supplementare la Francia non crea molto, il Portogallo si difende in maniera ordinata ed anzi va vicino al gol in due occasioni: prima Pepe, poi Fonte su calcio piazzato colpiscono di testa, il centrale del Real la mette fuori (era comunque in fuorigioco) mentre il capitano del Southampton trova la risposta di un attento Lloris. Nessun’altra emozione, lo 0-0 persiste anche nei primi quindici minuti.
Nel secondo tempo supplementare sale in cattedra un Portogallo sensazionale, per la sua voglia di vincere dopo molta sofferenza. Tra i lusitani si distingue un Joao Mario instancabile e sempre pronto a guidare il contropiede. Al minuto 108 un erroraccio di Clattenburg rischia di incidere letalmente sulla gara, fischiando un fallo di mano a Koscielny commesso in realtà da Eder. Guerreiro centra la traversa con una punizione magistrale, un capolavoro che rasenta la perfezione. Perfezione che si incarnerà letteralmente pochi minuti dopo con il gol sensazionale di Eder. Il colosso portoghese fa a sportellate con il suo difensore raccogliendo la palla del compagno, crea separazione sontuosamente con il fisico e si accentra schiaffeggiando il pallone nell’angolino basso. Un fulmine quasi dalla trequarti campo che regala un sogno ad occhi aperti al suo popolo. E’ il primo gol da fuori area del Portogallo in un europeo dal 2004 ad oggi. Da qui in poi una Francia scioccata si butta disperatamente in avanti ma senza una logica bene precisa, rimanendo preda di continue e pericolose ripartenze dei suoi avversari. Ronaldo a bordo campo è scatenato, incita i suoi compagni, il fortino dei portoghesi regge ed al triplice fischio esplode tutta la gioia degli uomini di Santos. Alzi la mano chi, al minuto 26, dopo l’uscita di Ronaldo, avrebbe immaginato un finale con il Portogallo che alza la coppa. La magia del calcio.
LE DICHIARAZIONI
L’autore del gol decisivo Eder prova a tradurre in parole tutta la sua emozione: “E’ stato un momento spettacolare, tutta la squadra ha lottato e abbiamo fatto un lavoro incredibile. E’ merito di tutta la squadra, degli allenatori e di tutto il team, è un giorno fantastico. Ho cercato di aiutare la squadra, ho lottato e dato il mio contributo e sono felicissimo per la nostra vittoria. L’uscita di Ronaldo ha pesato, ma abbiamo sempre cercato di realizzare un gol. Dedico il gol alla mia mental coach Susanna”.
Anche Pepe, nominato Man of the Match della finale, e’ al settimo cielo: “È stato difficile perché abbiamo perso il miglior giocatore, quello che conta più di tutti perché fa gol e la differenza, ma Dio ci ha aiutato e siamo stati gloriosi sul campo. Abbiamo lottato in maniera molto dura, tutti i portoghesi sono stati dietro di noi. E’ un momento fantastico. Ci sono molti giovani che stanno per arrivare, possiamo essere tra i migliori al Mondo, la federazione ha lavorato molto su di noi. Oggi abbiamo scritto una nuova pagina della storia, stiamo crescendo, rispettiamo i nostri avversari ma continuiamo a lottare con molto sacrificio”.
Deluso, non poteva essere altrimenti, il C.T. della Francia Dechamps: “Siamo mancati in franchezza, abbiamo avuto le opportunità per vincerla. È stata una partita difficile, molto chiusa, sfortunatamente hanno fatto loro gol. Siamo delusi, ma la delusione deve fermarsi qui. Non dobbiamo gettare il lavoro fatto, ma abbiamo perso una grande occasione, quella di essere campioni d’Europa. La delusione c’è ed è immensa, servirà tempo per digerirla. Abbiamo vinto e sofferto insieme, oggi abbiamo perso insieme. È stato bello aver avuto il trofeo in casa nostra, purtroppo non l’abbiamo vinto noi”.
Lorenzo Marcoaldi e Luca Missori
(Immagine presa da www.uefa.com)