Abbiamo scelto Claudio Bellucci, Federico Bettoni e Eugenio Corini, rivolgendo loro sette domande a testa, tra cui non sono mancate quelle su Frosinone-Palermo e su Siena-Cosenza (entrambe le finali sono in programma stasera), sull’Under 21, sul cambio Sarri-Ancelotti al Napoli, sulla loro carriera. Scoprite in cosa sono d’accordo
Claudio Bellucci: “Verdeoro favoriti ma spero in Messi”
L’ex attaccante Bellucci tra gli anni ’90 e i primi del 2000 ha indossato, tra le altre, le maglie della Sampdoria, del Napoli e del Bologna
Che Mondiale sarà senza l’Italia? Chi vede tra le favorite?
Il Brasile è favorito. Un gradino sotto inserisco la Germania e l’Argentina. Spero che la Croazia arrivi in fondo ma mi auguro che vinca l’Albiceleste di Messi. Noi tutti davamo ormai per scontata la presenza degli azzurri nelle rassegne iridate e invece saremo costretti a vivere anche questa esperienza. E’ un grande dispiacere che si farà sentire molto di più all’inizio del torneo.
Per salire in A chi vede meglio tra Frosinone e Palermo?
Il mister del Palermo Roberto Stellone è un mio amico. Abbiamo formato insieme l’attacco del Napoli. Il Frosinone rispetto ai rosanero è stato più continuo sfiorando la promozione diretta in A per pochi secondi facendosi raggiungere dal Foggia proprio all’ultimo. Sarà una sfida bellissima. Qualche possibilità in più va al Palermo.
Facciamo un passo indietro. Dalla C per salire in B chi parte avvantaggiata tra Siena e Cosenza?
Il Siena gioca bene ma il Cosenza ha tanto entusiasmo. I calabresi forse in questo momento hanno qualcosa in più per due fattori: la tanta grinta e l’effetto sorpresa perché nessuno si aspettava che potessero raggiungere la finale.
Lei ha fatto parte dell’Under 21. Chi sono i giovani su cui puntare in vista della Nazionale di Mancini?
Federico Chiesa, Rolando Mandragora e Nicolò Barella. Sono tre giovani su cui Roberto Mancini farebbe bene a puntare.
Qual è il momento migliore della sua carriera?
L’esordio in A e il primo gol sempre nella massima serie. La doppietta in semifinale contro l’Arsenal. Tutte emozioni vissute con la casacca della Sampdoria. Poi il giorno della presentazione a Napoli con la maglia numero 9… beh ora lo posso dire… mi tremavano le gambe! Indimenticabile anche il gol con gli azzurri contro la Juve, con il boato del San Paolo che mi fece esplodere la testa. Ricordo con piacere anche i sei anni nel Bologna e il ritorno nel club blucerchiato.
Progetti futuri?
Quest’anno ho allenato l’Arezzo dopo le varie esperienze nel settore giovanile della Sampdoria. Mi piacerebbe che la mia carriera da tecnico mi desse tante soddisfazioni come quelle che ho avuto da calciatore.
Come vede Ancelotti al Napoli? Avrebbe proseguito con Sarri puntando ancora sul suo gioco spettacolare?
Sarri è un esempio per noi giovani allenatori. Attraverso il gioco è riuscito a tenere testa ad una squadra più forte come la Juve. Il Napoli ha puntato sul sicuro perché Ancelotti è il tecnico più vincente italiano a livello internazionale. Sarà emozionante vederlo sulla panchina partenopea.
Federico Bettoni: “Attenzione alla Francia che ha uno squadrone”
L’ex centrocampista Bettoni ha militato, tra le altre, nella Fiorentina vincendo una Coppa Italia nel ’96
Che Mondiale sarà senza l’Italia? Chi vede tra le favorite?
Le favorite sono tre: Brasile, Argentina e Francia, in particolare quest’ultima che ha uno squadrone, anche se è una Nazionale molto giovane. Un gradino sotto metto la Germania che non è la stessa di quattro anni fa e la Spagna, che ha perso i suoi astri nascenti.
Per salire in A chi vede meglio tra Frosinone e Palermo?
Sono due amici e miei ex compagni di squadra Roberto Stellone e Moreno Longo. La gara è equilibrata, perché se il Frosinone ha il vantaggio del doppio risultato e del giocare in casa è anche vero che è in riserva. Preferirei per il blasone della squadra che andasse in A il Palermo.
Facciamo un passo indietro. Dalla C per salire in B chi parte avvantaggiata tra Siena e Cosenza?
Grande equilibrio. Vedo al 55% il Cosenza e al 45% il Siena, anche se quest’ultima è più strutturata. In una partita secca può comunque succedere di tutto.
Chi sono i giovani su cui puntare in vista della Nazionale di Mancini?
Mattia Caldara e Leonardo Spinazzola dell’Atalanta sono già in orbita big. Dal bacino giallorosso dico Matteo Politano che ha un buon mercato e Lorenzo Pellegrini. Poi c’è Gigio Donnarumma. Il problema di questi ragazzi è che non riescono a trovare continuità nei club, visto che siamo invasi dagli stranieri. La Lazio, per esempio, si è disfatta troppo velocemente di Danilo Cataldi. Squadre come Juve e Inter, che non sono vittime dei bilanci, operano meglio coi giovani.
Qual è il momento migliore della sua carriera?
Gli anni di Foggia e Lucca, anche il primo anno a Cesena non lo dimentico. Dai 24 ai 29 sono stati gli anni più belli.
Progetti futuri?
Sono uscito dal mondo del calcio. Ora mi occupo dello studio legale di famiglia e della gestione manageriale di artisti nel settore spettacolo, tra cinema, musica e tv.
Come vede Ancelotti al Napoli? Avrebbe proseguito con Sarri puntando ancora sul suo gioco spettacolare?
Avrei proseguito con Sarri che era perfettamente radicato nel tessuto napoletano, non chiedeva tanto in termini economici ed era bravo nel valorizzare i giocatori. Voglio bene ad Aurelio che conosco e ad Ancelotti (anche se non l’ho mai incontrato di persona ma è una persona apprezzabile) ma non credo sia un matrimonio giusto il loro. E’ facile fare lodi a maggio, aspettiamo la prima partita di campionato.
Eugenio Corini: “Le favorite sono cinque ma è Neymar che sposta gli equilibri”
L’ex centrocampista Corini, detto Il Genio, ha giocato, tra le altre, con le casacche di Juve, Sampdoria, Napoli, Verona, Chievo, Palermo e Torino
Che Mondiale sarà senza l’Italia? Chi vede tra le favorite?
Un gran dispiacere non vedere gli azzurri in campo. Non si può nascondere la delusione. Mi auguro che dalla prossima manifestazione si possa tornare protagonisti. In Russia ci saranno le condizioni climatiche giuste per vedere un bello spettacolo. Le favorite sono Spagna, Germania, Francia, Argentina e soprattutto Brasile. Tra i verdeoro c’è Neymar, un giocatore sempre in grado di spostare gli equilibri e che ha ampiamente recuperato dall’infortunio. Non dimentichiamo poi Belgio, Inghilterra e soprattutto Portogallo, che ha in squadra il giocatore, insieme a Messi, più forte al mondo. Ci saranno sicuramente delle outsider ma non arriveranno comunque in finale.
Per salire in A chi vede meglio tra Frosinone e Palermo, che sono tra l’altro sue ex squadre?
Sarà una partita molto equilibrata, con l’1% in più per il Frosinone perché si può permettere due risultati su 3, avendo anche il possibile pareggio a favore.
Facciamo un passo indietro. Dalla C per salire in B chi parte avvantaggiata tra Siena e Cosenza?
Anche qui vedo un gran equilibrio perché entrambe sono arrivate in alto sorprendendo. I giocatori del Cosenza hanno un entusiasmo incredibile. Sarà una partita molto godibile visto che nessuna parte avvantaggiata rispetto all’altra.
Lei ha vinto un Europeo Under 21. Chi sono i giovani su cui puntare in vista della Nazionale di Mancini?
Ce ne sono tanti di qualità. Penso al centrocampo che ha giocatori come Barella e Locatelli. Devono trovare, però, la giusta continuità anche nei club. Manuel, per esempio, soprattutto nel finale di stagione, non è stato impiegato molto da Gattuso. Nicolò ha fatto bene e infatti è corteggiato da varie squadre blasonate.
Ha giocato in squadre come Juve e Napoli, qual è il momento migliore della sua carriera?
Non uno, ma tutto il percorso fatto di gioie e momenti più difficili, tra cui inserisco gli infortuni subiti. Ho realizzato il sogno del bambino che vuole diventare calciatore professionista. Mi sono goduto tutto l’arco della carriera, non facendomi mancare nulla.
Progetti futuri?
Rimango in attesa delle opportunità. Sono aperto alle proposte che mi si presenteranno, non avendo un desiderio particolare.
Come vede Ancelotti al Napoli? Avrebbe proseguito con Sarri puntando ancora sul suo gioco spettacolare?
Maurizio ha fatto un lavoro fantastico non certificato dal titolo, che avrebbe abbondantemente meritato. Onore comunque a De Laurentiis per aver messo a segno un colpo che nessuno si aspettava. Carlo è tra i top, avendo vinto ovunque. Con un allenatore così titolato il Presidente sicuramente non farà rimpiangere la gestione di Sarri. Saltato l’accordo con lui…è stata in questo senso una scelta straordinariamente illuminata.
Fonti foto: l’altrapagina, youtube, studiolegalebettoni, novaratoday
Erika Eramo e Stefano Rizzo