Abbiamo intervistato Stefano Bizzotto, conduttore e telecronista della Rai, in merito alla finale di Champions League di domani. Gli abbiamo chiesto anche qualche sua riflessione sul campionato e sulla Nazionale. Ha inoltre parlato di Stefano Borgonovo che stasera sarà ricordato nella prima edizione della Special Eleven Cup
Come vede la finale di Champions League di domani?
Sarebbe fin troppo semplice dire che è favorito il Barcellona, visto che Chiellini è fuori uso e nella squadra spagnola, tolto Cristiano Ronaldo, giocano i tre attaccanti più forti al mondo. Essendo una partita secca qualche speranza la Juve ce l’ha, soprattutto se gioca come contro il Borussia Dortmund ed il Real Madrid.
Per quanto riguarda invece Croazia-Italia, che si disputerà il 12 giugno, su chi bisognerebbe puntare?
Intanto vediamo in che condizioni fisiche saranno gli juventini dopo la partita di domani sera. Mi riferisco a Bonucci, Barzagli e Pirlo. E’molto probabile giochi Ranocchia.
Visto che il nostro campionato è ormai finito, qual è stata la delusione di quest’anno?
Sicuramente le due milanesi e nell’ultima parte di stagione anche il Napoli.
Chi invece l’ha stupita in positivo?
Non c’è stata una squadra che dall’inizio alla fine è stata una rivelazione. Piuttosto si sono alternate nel loro momento di forma Empoli, Sassuolo e le due genovesi, Sampdoria e Genoa. E’veramente un peccato per il Genoa che non potrà più andare in Europa League.
Si dice che lei sia tifoso dell’Udinese. E’ vero?
Non è vero. So che sono uscite queste notizie su internet perchè sono andato spesso a Udine, un ambiente stimolante che ha molto da insegnare. Tifavo più da bambino anche se non dico per chi. Da adulto simpatizzo per le squadre più deboli, come potevano essere il Chievo di Del Neri o il Vicenza di Guidolin e come sono oggi l’Empoli di Sarri ed il Sassuolo di Di Francesco.
Se lo aspettava Mihajlovic al Milan dopo che cinque anni fa disse che da interista non ci sarebbe mai andato?
No ma non bisogna sorprendersi visto che non esistono più le bandiere, salvo qualche raro caso come Totti alla Roma e Maldini al Milan. Anche Leonardo passò ad allenare l’Inter dopo essere stato l’anno precedente al Milan.
Stasera ci sarà a Roma la prima edizione della Special Eleven Cup dedicata a Stefano Borgonovo. Che ricordo ha dell’uomo e del calciatore?
Lo intervistai una volta quando era con la Nazionale Under 21 ed ho un bellissimo ricordo. Fece il gol decisivo -forse il più importante della sua carriera- in Bayern Monaco-Milan, partita di ritorno della semifinale della Coppa dei Campioni del ‘90. E’stato un giocatore che non ha ottenuto quello che avrebbe meritato. E’ straordinario il suo approccio alla malattia da lui definita la stronza ed impressionante il modo con cui ha sensibilizzato l’opinione pubblica a questo riguardo. Alla sua scomparsa mi sono commosso. Una persona come lui manca tantissimo a questo calcio ormai privo di valori.
Erika Eramo