Abbiamo intercettato per la prima intervista della nuova stagione l’ex attaccante del Catanzaro, autore di ben 13 gol da calcio d’angolo
L’ex attaccante Massimo Palanca tra gli anni ’70, ’80 e anche ’90 ha militato nel Catanzaro, in due occasioni, prima dal ’74 all’81 e poi dal 1986 fino al ’90, nel mezzo anche l’esperienza nel Napoli.
Il Napoli ha le credenziali per ripetersi? Quali sono sulla carta le avversarie più temibili per i campioni d’Italia in carica?
Gli azzurri sono un gruppo collaudato anche se hanno perso il forte difensore Kim. Il tecnico Garcia ha iniziato bene il suo percorso, il Napoli sta procedendo sulla falsariga della stagione scorsa. Le milanesi mi sembra abbiano qualcosina in più rispetto alle altre.
Un ricordo del suo ex mister ai tempi del Catanzaro, dal 1978 al 1980, Carletto Mazzone da poco scomparso?
Un gigante dentro e fuori dal campo. Una persona onesta e genuina. Come allenatore non è stato apprezzato quanto meritasse. Ha allenato tra le altre diverse piccole squadre portandole alla ribalta. Pretendeva molto dai suoi giocatori e partecipava parecchio dalla panchina.
Ci descrive a livello umano il suo ex compagno, sempre ai tempi del Catanzaro, Claudio Ranieri attuale tecnico del Cagliari?
E’ stato un mio ex compagno di squadra dal 1974 al 1981 , con più di un campionato vissuto in A. E’ un amico di vecchia data. E’ una persona seria e con ciò ho descritto tutto.
A proposito di Catanzaro, come vive questo ritorno in serie B dopo 17 anni? E’ fiducioso?
Essendo un tifoso ho gioito per questa promozione avvenuta dopo diversi tentativi falliti nei play-off. Le premesse sono buone, l’intelaiatura è più o meno la stessa della scorsa stagione, c’è tanto entusiasmo in generale. C’è fiducia verso mister Vivarini.
Lei è ancora oggi famoso per aver segnato ben 13 gol direttamente da calcio d’angolo tra A, B e C. Quale tra questi gol è stato il più emozionante?
Il primo dei tre gol con cui noi del Catanzaro battemmo all’Olimpico la Roma per 1-3. Feci una tripletta e la prima rete la realizzai direttamente da calcio d’angolo. Fu una giornata incredibile.
L’attaccante che le somiglia di più?
Ha smesso da poco, Pepito Rossi, rapido e preciso, ma lui è stato molto sfortunato per via degli infortuni.
Cosa è rimasto di quel calcio ‘romantico’ degli anni ’70?
Solo la forma del pallone. E’ cambiato tutto. Il calcio mi piace sempre di meno.
Fonti foto: Academy-Civitanovese.it; Wikipedia.org
Stefano Rizzo