L’argentino resterà a Napoli oppure no…
Di Enzo Bucchioni
Il campionato appena chiuso ci ha regalato due storie parallele, per certi versi incredibili, per altri fantastiche.
Se nel calcio c’è davvero qualcosa di sovrannaturale e il pallone risponde alla fantasia e ai desideri di una Dea chiamata Eupalla, come sosteneva Gianni Brera, me lo sono chiesto tante volte. L’ultima conferma l’ho avuta quando Gonzalo Higuain è volato più in alto di tutti per colpire il pallone con il piede destro in rovesciata e metterlo nella porta del Frosinone. Per celebrare il trentaseiesimo gol della stagione e superare il record di Nordhal che resisteva da 66 anni bastava un gol qualsiasi, invece la Dea del pallone ha scelto una rete di una bellezza assoluta che da sola sarebbe comunque rimasta nella storia. Ora è leggenda, come è leggendario questo record molto probabilmente imbattibile.
Questo campionato normale ci ha regalato però anche un’altra impresa speciale, quella di Gigi Buffon che ha portato a 973 minuti il record di imbattibilità. Quello vecchio, 929 minuti, era di Sebastiano Rossi e resisteva da 22 anni. Qui anche l’impresa di un grande giocatore e di un grande uomo è coincisa con il quinto scudetto consecutivo della Juventus. Leggenda chiama leggenda.
E poi qualcuno si chiede ancora cosa ci sia di magico e di straordinario nel calcio. C’è tutto questo. Ci sono le storie nelle storie. La realtà che spesso supera l’immaginazione e si trasforma in emozione.
Higuain e Buffon, due storie scritte da uno sceneggiatore ignoto. Due storie parallele, alla fine diverse.
Se Buffon ha legato il suo nome e il suo record per sempre alla Juventus, del suo futuro sappiamo tutto, l’ultima scena della storia di Higuain è ancora da scrivere.
Resterà o non resterà a Napoli a godersi questo record, a farsi coccolare dall’affetto dei tifosi per cercare di vincere lo scudetto 27 anni dopo quello di Maradona?
Questo è il finale che deve essere ancora scritto, che nessuno conosce.
Le strade del pallone sono due, o De Laurentiis convince Higuain a restare promettendo acquisti veri e una squadra ancora più forte. Da scudetto. Oppure lo lascia andare con la clausola rescissoria da 94 milioni e con quei soldi rifonda il Napoli.
Poi c’è la strada del cuore, Higuain resta a prescindere, alla Totò, perché ha capito che i soldi e la gloria non sono tutto e al pallone si può ancora giocare per passione.
Come finirà? Chiudete gli occhi e sognate il vostro finale preferito. Nel calcio (per ora) si può.
E si può anche pensare che la Dea Eupalla sia pure cinica. Guarda caso Nordhal e Rossi giocavano nel Milan quando hanno battuto i loro record. Evidentemente la squadra rossonera ridotta male come oggi, non li meritava più. Una punizione divina, anzi due. Melius abundare in attesa dei cinesi….