Entrambe le squadre ripartiranno dalla Serie D essendo escluse da tutti i campionati professionistici
Ormai quasi ogni estate assistiamo al crollo di qualche società importante per problemi economici. Questa volta a farne le spese sono state il Palermo e il Foggia. Due compagini che vantano varie presenze in A, i rosanero 29 e i rossoneri 11.
9 promozioni nella massima serie per la squadra siciliana e 5 per quella pugliese. Numeri di un certo spessore che nulla c’entrano con i campionati dilettantistici.
La maglia del Palermo è stata indossata da quattro campioni del mondo azzurri Barzagli, Zaccardo, Grosso e Barone, ma anche da altri campioni quali Toni, Cavani, Pastore, Ilicic e Miccoli.

Daniela De Angeli, dirigente storica dell’era Zamparini, che insieme a Rino Foschi (divenuto presidente) aveva preso il controllo delle quote dopo il disastroso periodo inglese targato Sport Capital Group. Un salvataggio d’emergenza per scongiurare l’incombente penalizzazione per il mancato pagamento di stipendi, ritenute e contributi.
“Eravamo in un tunnel senza uscita” è il messaggio laconico ammesso dalla De Angeli. Per questo motivo, lo scorso 3 maggio, il Palermo è stato ceduto alla Sporting Network cordata rappresentata da Salvatore Tuttolomondo, che però non è riuscito ad evitare il peggio, materializzatosi nella notte tra il 24 e il 25 giugno. In Lega B non arriva la fideiussione, la domanda per l’iscrizione è incompleta. È l’inizio della valanga che porta alla scomparsa del Palermo, ratificata dalla Figc il 12 luglio, confermando il verdetto della Covisoc sulle inadempienze di Tuttolomondo. Le trattative per portare a Palermo un nuovo proprietario dopo i guai giudiziari di Zamparini si concludono il 24 luglio 2019 con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che assegna il titolo sportivo della squadra rosanero alla Hera Hora S.r.l. degli imprenditori palermitani Dario Mirri e Antonino Di Piazza.
Per ciò che concerne il Foggia invece nessuno dimenticherà mai la nascita della ‘Zemanlandia’. Il tecnico boemo Zeman tra l’ ’89 e il ’94 dà vita alla giostra del gol. Il suo 4-3-3 è uno spettacolo, l’attacco è formato dal trio delle meraviglie Rambaudi-Baiano-Signori. In A ottiene per ben due volte il nono posto.

La famiglia Sannella, con l’acqua alla gola da qualche tempo, non è riuscita ad evitare il fallimento. Ora il futuro dei satanelli sarà nelle mani di Felleca, imprenditore cagliaritano.
Due destini incorociati quelli del Palermo e del Foggia. Dalla Serie B alla D.
Auguriamo ad entrambe le piazze di risalire immediatamente insieme nel calcio professionistico.
Fonti foto: GianlucaDiMarzio.com; FootballPills.com; ForzaPalermo.it
Stefano Rizzo
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