L’ultima giornata aveva pochi verdetti da emettere, il principale la terza squadra a retrocedere ma i risultati maturati comporteranno un ulteriore supplemento di stagione
Si è chiusa la stagione di serie A 22/23. Il Napoli, campione d’Italia già da un mese, ha alzato la coppa al cielo partenopeo. Gli azzurri annoverano tra le proprie fila anche il capocannoniere Victor Osimhen con 26 reti. Per quanto riguarda la zona Europa, in attesa che si pronunci l’Uefa, le vittorie di Atalanta e Roma condannano alla Conference League la Juventus, vincente a Udine. Proprio il successo dei giallorossi nei minuti di recupero incide non poco sull’ultimo verdetto, ovvero la squadra che seguirà Cremonese e Sampdoria in serie B. All’Olimpico il rigore di Dybala, infatti, condanna alla sconfitta lo Spezia e complice la contemporanea debacle del Verona a San Siro con il Milan, genera un’ulteriore appendice di campionato. Note a margine di queste due partite il grave infortunio di Tammy Abraham con la rottura del crociato del ginocchio sinistro e il commovente addio al calcio di Zlatan Ibrahimovic che in un Meazza in lacrime ha salutato tifosi e compagni.
Sarà necessario, dunque, lo spareggio per determinare la terza retrocessa che si giocherà l’11 giugno su campo neutro da definire. Spezia e Verona, arrivate a 31 punti rispettivamente nelle posizioni 17 e 18, si sfideranno per capire chi dovrà scendere negli “inferi” della cadetteria. Non è una fattispecie nuova tra le due. In serie B nel 2007 ci fu lo spareggio tra Spezia ed Hellas per la discesa in C e furono gli scaligeri allenati da Ventura a capitolare. L’ultimo confronto di questo tipo in serie A fu invece nel 2005 tra Bologna e Parma, a farne le spese i felsinei di Carlo Mazzone. Attendiamo, dunque, per una stagione che non vuole saperne di finire.
Glauco Dusso