Il campionato cadetto arriva alla sosta dopo sei giornate e come ogni anno mantiene la sua imprevedibilità. Tra squadre rivelazione e delusioni inaspettate non ci si annoia mai
Il bello della serie B è questo, nulla è scontato e ogni anno le previsioni vanno a farsi benedire. Sono solo sei giornate ma già si intravede quanto imprevedibile possa essere questo torneo che mai come quest’anno annovera nelle sue fila formazioni storiche che hanno un passato, recente o lontano, in serie A.
Se tutti puntavano sulle nobili decadute degli ultimi anni, dopo sei giornate e giunti alla sosta, rimarranno delusi. A comandare le operazioni sono la Reggina e il Brescia. I calabresi sotto le cure di Filippo Inzaghi stanno stupendo un po’ tutti, anche se il tecnico sa benissimo come si fa visti gli ottimi risultati ottenuti in cadetteria nelle stagioni precedenti. Ironia della sorte lo affianca in classifica la squadra che l’anno scorso lo ha prima sedotto e poi abbandonato. Le rondinelle sono tornate nelle mani di Pep Clotet e fino ad ora la scelta è stata quella giusta. Cinque vittorie e una sconfitta per entrambe le compagini, Reggina anche con il miglior attacco e la miglior difesa, quest’ultima con soli 2 gol subiti.
Le retrocesse. Non troppo positivo il bilancio per le squadre che sono scese dalla A. Se Genoa e Cagliari tra alti e bassi si tengono comunque a ridosso delle prime, molto negativa la partenza del Venezia. Javorcic, che aveva portato il Sudtirol per la prima volta in serie B, si è imbarcato in un’avventura che fino ad ora è risultata impervia. I lagunari hanno racimolato solamente 5 punti e sono ancora alla ricerca del bandolo della matassa.
Le neopromosse. Tra le compagni arrivate dagli inferi della C clamoroso il rendimento del Bari. I ragazzi di Mignani non sono stati impressionati dal ritorno nel torneo cadetto e si trovano a soli tre punti dalle prime (12). Un rendimento impensato alla vigilia che porta la firma dell’attuale capocannoniere del campionato Walid Cheddira, autentica rivelazione finora. Positivo il bilancio per la cenerentola Sudtirol che nonostante un inizio non facile ha saputo calarsi nell’atmosfera di B centrando i suoi attuali 7 punti nelle ultime 3 giornate, iniziando dalla storica prima vittoria contro il Pisa. Appaiata con la squadra di Bisoli troviamo anche l’altra neopromossa, il Palermo, che dopo un precampionato travagliato ora è alla ricerca di continuità. Va peggio al Modena che conta solo 3 punti figli dell’unico successo ottenuto con la Ternana.
Delusioni. In questo caso non si può non cominciare dal Pisa. Dopo una serie A sfiorata nell’ultima stagione in una finale playoff pirotecnica non ci si poteva aspettare un inizio così tremendo. Squadra affidata a una guida esperta come Maran ma che in questo momento può contare solamente 2 punti sul fondo della classifica. Inevitabile il divorzio dal tecnico e il ritorno di Luca D’Angelo, artefice della cavalcata dello scorso anno. Un punto sopra troviamo il Como che dopo l’acquisto di Fabregas sembrava destinato a ben altro campionato. Siamo solo all’inizio, è vero, ma sulle rive del lago ci si inizia un po’ a preoccupare. I problemi riscontrati in panchina con il saluto a Giacomo Gattuso hanno fatto il resto, vedremo se ora Moreno Longo riuscirà a riportare il sereno. Tra le deluse possiamo annoverare le altre due squadre che hanno cambiato guida tecnica, ovvero Perugia e Benevento. Le due compagni ripartiranno rispettivamente da Silvio Baldini e Fabio Cannavaro, quindi dopo la sosta vedremo gli effetti dei nuovi corsi.
Il resto delle squadre staziona tra il centro e la zona playoff. Da segnalare sicuramente fino ad oggi il cammino della Ternana di Cristiano Lucarelli, ma anche il Frosinone di Fabio Grosso merita una citazione vista la posizione a ridosso delle capoliste. Sempre altalenante il Parma che sembra non trovare pace, va dato comunque il tempo a Fabio Pecchia di trovare la quadra. Infine ecco, in rigoroso ordine di classifica, Spal, Cosenza, Ascoli e Cittadella che rappresentano quelle formazioni pronte a stupire ma che al momento vivono situazioni tra alti e bassi. Sicuramente tra qualche mese il quadro sarà di nuovo stravolto e noi saremo ancora qui a raccontarlo. In fondo è questo quello che ci piace della serie B, le sorprese sono dietro l’angolo e le smentite pure. Non è mai detta l’ultima parola.
Glauco Dusso