In molti la descrivevano come una situazione pericolosa e invece l’inizio della strategia di Simone Inzaghi sembra regalare risvolti positivi alla squadra
Non toccare il mostro sacro. Poteva essere questo il monito recitato a inizio stagione per l’Inter quando ormai era noto a tutti l’acquisto a parametro zero di Andrè Onana, futuro portiere titolare a detta di molti, della squadra nerazzurra. Il problema stava in Samir Handanovic, fresco di rinnovo e capitano, che mai e poi mai, secondo gli addetti ai lavori, avrebbe lasciato il suo trono e la sua porta ad altre mani. Una grande squadra, però, come dimostrato anche dalla Juventus pluriscudettata, deve comunque disporre di due portieri di una certa caratura. L’Inter da inizio stagione ha nelle sue fila una coppia di estremi difensori di assoluto livello. La patata bollente è passata nelle mani di Simone Inzaghi e nelle ultime settimane il tecnico ha iniziato a destreggiarsi con la situazione.
Quello che sembrava essere un feticcio intoccabile, capitan Handanovic, sta ammorbidendo la sua situazione. Gli anni che passano e alcune critiche, a volte eccessive, hanno forse convinto il numero uno sloveno ad accettare questa fattispecie. L’alternanza, dunque, Handanovic – Onana è iniziata mercoledì scorso. Il numero 24 camerunense è stato scelto per l’esordio di Champions League contro il Bayern Monaco e nonostante gli attacchi a raffica dei bavaresi si è dimostrato all’altezza della situazione. Handanovic è tornato titolare sabato contro il Torino sfoderando una delle migliori prestazioni degli ultimi tempi tenendo a galla i nerazzurri fino al gol finale di Brozovic con cui hanno portato a casa l’intera posta. Ieri pomeriggio a Plzen ecco di nuovo Onana che nonostante un match da spettatore si è mostrato attento nell’unica occasione per gli avversari.
Sono solo tre partite ma già qualche conclusione la si può tirare. La cosa che salta più all’occhio non è tanto l’affidabilità di Onana, su cui l’Inter evidentemente non aveva dubbi visto l’affondo decisivo quando il suo contratto con l’Ajax era scaduto. Il risvolto più interessante è la prova di Handanovic contro il Torino. Si tratta di un’unica occasione è vero, però la cosa che viene da chiedersi subito è la seguente: non è che Handanovic si fosse un po’ seduto sugli allori non avendo un secondo all’altezza? L’errore di Radu dello scorso campionato aveva rinsaldato la posizione dello sloveno, sottolineando il fatto che la squadra non potesse fare a meno di lui. Ora invece sa che c’è chi può sostituirlo alla grande e quindi deve far vedere che può ancora dire la sua.
La riprova la avremo molto probabilmente domenica a Udine ma i primi segnali sono incoraggianti. Ben venga dunque la concorrenza quando è genuina e positiva. L’Inter e Inzaghi forse avevano paura di tutto questo ma una volta affrontata la situazione non è poi male come si poteva pensare. Nelle prossime settimane capiremo sicuramente di più. Per ora, però, la porta nerazzurra è più coperta che mai.
Glauco Dusso