Il miracolo Marocco si ferma in semifinale, ma avendo compiuto appieno la propria missione e mostrando a tratti anche grande calcio. Una nazionale dal potenziale per un grande futuro
Le due squadre si affrontano in quella che è comunque una partita già entrata nella storia per la partecipazione, per la prima volta, ad una semifinale mondiale di una nazionale africana. Partenza molto contratta del Marocco che sente sicuramente la pressione del momento. Molti errori ed è così che al 5′ una scivolata scriteriata di El Yamiq lascia campo libero all’azione francese che si porta subito in vantaggio con Theo Hernandez. Il goal arriva precisamente al 4’39”, piazzandosi al secondo posto tra i goal più veloci in una semifinale mondiale dal 1958.
Dopo alcuni minuti di appannamento si comincia a vedere il vero Marocco. Molte azioni di buona fattura, ad alto tasso tecnico. Un squadra vera e a tratti spumeggiante che, fisiologicamente, lascia spazio alle ripartenze francesi e rischia più volte di capitolare. Bisogna dire però che lo spettacolo ne guadagna non poco e le emozioni si susseguono da una parte e dall’altra. Merita sicuramente una menzione ciò che avviene al 44′ quando El Yamiq si riscatta con una rovesciata spettacolare che, purtroppo per lui, si stampa sul palo alla destra di Lloris. Si va al riposo col minimo vantaggio, ma finalmente con una semifinale degna per l’ottimo calcio ammirato, soprattutto per merito degli africani. Un giocatore francese però emerge su tutti, è Antoine Griezmann che gioca a tutto campo e ieri, più che mai, si è messo in luce con una partita intensa e concreta. Lo abbiamo visto fare il regista offensivo, essere il primo a difendere in mezzo al campo così come in piena area di rigore. Sicuramente è stata la mossa vincente del tecnico Didier Deschamps.

Il secondo tempo inizia con un vero e proprio arrembaggio dei marocchini, in particolare sulla fascia destra con Hakimi–Ounahi–Ziyech, delle vere furie, ma la foga porta anche tanta imprecisione e la Francia viene graziata in più di un’occasione.
I galletti non producono molto e solo con un paio di sgroppate di Mbappé allontanano la palla dalla loro area. Praticamente per 20′ il Marocco è assoluto padrone del campo e gli avversari non riescono a fare più di quattro passaggi consecutivi. Alcuni cambi da una parte e dall’altra spezzano un po’ la continuità del gioco, ma il tema tattico della partita non cambia. Gli africani non concretizzano e allora ci pensa Mbappé al 79′ con un dribbling ubriacante in piena area avversaria e assist involontario per Kolo Muani che realizza il 2-0 al primo pallone toccato e dopo soli 44″ dalla sua entrata in campo (terzo goal più veloce di un subentrato in un mondiale). Quando si dice il destino! Nel recupero Kounde salva sulla linea l’ultima grande occasione del Marocco che avrebbe senz’altro meritato la gioia di realizzare almeno il goal della bandiera. Una nota a parte la merita senz’altro Azzedine Ounahi, il migliore in campo per il Marocco.

La Francia raggiunge quindi l’Argentina per una finale ormai annunciata e sicuramente sperata dai più e che potremo seguire domenica alle ore 16. Sarà un partita anche tra Messi e Mbappé, il “quasi” passato ed il sicuro futuro. Il primo, stella assoluta da diversi anni che, al quinti tentativo, cerca il suo primo titolo mondiale ed il secondo già campione del mondo in carica e che, a soli 23 anni, giocherà la sua seconda finale mondiale. Teoricamente lo spettacolo è assicurato dalla grandezza dei protagonisti e la speranza è quella di non vedere tatticismi esasperati ma grande calcio come quello ammirato nella semifinale odierna.
Il Marocco raggiunge invece la Croazia per la finalina per il terzo posto che si disputerà sabato alle 16:00.
Fonti foto: wired.it; footballnews24.it; scroll.in
Luigi A. Cerbara