La Viola manca l’appuntamento con la storia ed esce sconfitta nonostante una partita dominata dall’inizio alla fine, pagando probabilmente lo scotto dell’inesperienza a livello internazionale
La Conference League ha visto svolgersi il proprio atto finale all’Eden Arena di Praga ed è stata una bella quanto amara rappresentazione per la Fiorentina che ha fatto la partita, l’ha dominata in lungo ed in largo, senza però concretizzare a sufficienza la mole di lavoro messa in campo. Dall’altro lato un West Ham di mister Moyes più pratico che bello, che ha giocato all’italiana, coprendosi molto ed aspettando l’avversario e vincendo quindi di opportunismo, con un calcio piazzato ed una ripartenza. Sono arrivati infatti così i goal, il primo al quarto d’ora circa della ripresa a seguito di un’ingenuità di Biraghi che, a causa di un tocco di mano, regala un’opportunità dal dischetto agli inglesi. Il calcio di rigore viene affidato a Said Benrahma che realizza. Fortunatamente per i gigliati arriva subito il pareggio di Giacomo Bonaventura (7º goal stagionale) con un tiro sporco che incrocia e beffa il portiere avversario. L’allenatore Vincenzo Italiano voleva cuore, ma purtroppo non è bastato ed è arrivata una seconda ingenuità che, proprio al 90′, ha regalato una ripartenza fulminea per il West Ham e Jarrod Bowen sigla il goal vittoria (aveva propiziato anche il calcio di rigore ed è stato sicuramente il migliore dei suoi n.d.r.).

Così la Fiorentina esce sconfitta, per la seconda volta in questa stagione, da una finalissima, come accaduto il 24 maggio scorso contro l’Inter in Coppa Italia. L’ essere arrivata in finale in ben due competizioni in una stagione non è poco ed è merito del lavoro svolto in questi ultimi anni da giocatori, staff tecnico e società e fa ben sperare per il futuro. Purtroppo c’è un’altra nota dolente da considerare ed è la mancata qualificazione alle competizioni europee per la prossima stagione che potrebbe rappresentare una brusca frenata alla crescita in atto. Ricordiamo infatti che la Viola, nell’appena concluso campionato di Serie A, è giunta ottava a 56 punti e quindi non ha speranza di partecipare ad una coppa europea nella stagione 2023/24. Naturalmente questo è quanto ha decretato il campo, se ci saranno poi altre vicissitudini esterne (vedi situazione Juventus n.d.r.) che potranno darle qualche possibilità, lo si scoprirà in seguito.

La Fiorentina è sicuramente nella storia a seguito della vittoria della Coppa delle Coppe 1960-1961 che è stato il primo successo per una formazione italiana in una competizione internazionale UEFA. Comunque, in questa stagione, nonostante l’assenza di trofei, la squadra ha messo qualche altro piccolo punto sul tabellino della propria storia. Oltre ad aver raggiunto due finali, ha segnato ben 98 goal di cui 53 in Serie A, 39 in Conference e 6 in Coppa Italia, diventando l’annata più prolifica nella storia del club viola eguagliando i 98 goal della stagione 58/59.
Vogliamo sottolineare che dagli spalti, sponda inglese, nel corso della partita, è piovuto di tutto, ne ha fatto le spese anche Biraghi che al 33′ è stato colpito da un sigaretta elettronica che gli ha procurato una lacerazione in testa. Tra gli altri oggetti, sono arrivate in campo scarpe, bicchieri, orologi, persino carte di credito. La maleducazione inglese insomma si è fatta “valere” in questa serata!
Fonti foto: ansa.it; digital-news.it; oasport.it
Luigi A. Cerbara